Una giornata di sport, che avrebbe dovuto ricongiungere due comuni che si guardano a vista e due realtà sportive, purtroppo si è trasformata in una diatriba a distanza tra i sindaci Lello Sciscio di Vico del Gargano e Rocco Di Brina di Carpino, ma anche tra le due società. Il primo ad intervenire è stato il primo cittadino del paese dell’olio e fave: “I fatti accaduti oggi a Vico del Gargano, sia sul campo da gioco che sugli spalti (dove tra insulti e minacce è stata anche ferita una nostra tifosa a cui esprimo tutta la solidarietà),non sono degni di una sana competizione sportiva. Condanniamo fermamente questi atteggiamenti e questi accadimenti e rivolgiamo un grande grazie a tutti i ragazzi della Virtus Carpino ,ai dirigenti e a tutti i tifosi così numerosi che hanno raggiunto oggi Vico. Dispiace constatare che lo sport invece di aggregare oggi ha tentato di dividere creando tensioni tra comunità della stessa terra garganica. Noi a Carpino abbiamo un’altra concezione dello sport e dei rapporti umani basati su valori come l’amicizia e il rispetto”.
Non si è fatta attendere la replica dell’omologo Lello Sciscio: “In relazione agli eventi accaduti questo pomeriggio al termine dell’incontro di calcio Real Vico.Virtus Carpino terminata con il risultato di 4-1 in favore dei nostri ragazzi, intendo stigmatizzare con forza il messaggio del sindaco di Carpino Rocco Di Brina nel quale ci accusa di “dividere e creare tensioni tra comunità della stessa terra garganica” e che non avremmo una “concezione dello sport basata su valori come l’amicizia e il rispetto”.Ebbene, respingiamo con forza al mittente il tenore ed il contenuto di queste affermazioni, inopportune e destituite di ogni fondamento che mettono in cattiva luce l’intera comunità vichese. Quando ci si avventura in post pubblici non bisognerebbe mai dimenticare l’importanza del nostro ruolo istituzionale e soprattutto documentarsi a fondo sugli avvenimenti accaduti. Sin dai primi minuti dall’inizio della partita, il numeroso gruppo di sostenitori ospiti (accolto unitamente alla squadra ospite con l’ospitalità e l’accoglienza che da sempre ci contraddistinguono) ha cominciato il lancio di fumogeni sul terreno di gioco. La contesa sportiva sul rettangolo di gioco si è svolta regolarmente sino al triplice fischio del direttore di gara allorquando un calciatore ospite, forse nervoso per la sconfitta, ha cominciato ad inveire nei confronti dei supporter locali, tentando addirittura di scavalcare la recinzione per cercare il contatto fisico. Dal quel momento il parapiglia che ne è scaturito ha causato il leggero e fortuito ferimento di una tifosa ospite, sfiorata da una bottiglietta di plastica. Prontamente soccorsa dalla dirigenza locale, la stessa, dopo averci ringraziato per l’intervento poteva ritornare verso casa senza dover far ricorso alle cure del pronto soccorso. In attesa del referto del direttore di gara che ha preso nota di tutti gli eventi accaduti, rinnoviamo l’importanza di quei profondi e fondanti valori per il rispetto altrui che hanno fatto da sempre di Vico del Gargano e dei suoi cittadini un esempio da imitare. A scanso di equivoci, condanniamo con fermezza ogni forma di violenza nell’ambito di tutte le competizione sportive e da qualunque parte essa provenga”.
Sempre a distanza, si è assistito al botta e risposta tra le due società. Questo il commento della società Virtus Carpino: “Oggi è una giornata da dimenticare, non solo per il risultato sportivo che purtroppo la nostra squadra non è riuscita a conseguire sul campo del Real Vico, ma soprattutto per gli episodi che si sono verificati prima, durante e dopo la gara. Nei giorni scorsi, il presidente Zurlo era stato contattato dalla dirigenza del Real Vico, che proponeva un terzo tempo al termine dell’incontro, un gesto che avrebbe dovuto rappresentare un’occasione di riconciliazione dopo gli spiacevoli episodi avvenuti nella partita d’andata. Con rammarico, però, constatiamo che la realtà è stata ben diversa. Ancora una volta, il match tra due squadre del Gargano si è trasformato in un episodio da dimenticare. La Virtus Carpino condanna fermamente ogni forma di violenza, sia dentro che fuori dal campo. Siamo profondamente delusi dal comportamento di alcuni giocatori avversari, che hanno mancato di rispetto non solo alla nostra tifoseria, ma anche ai dirigenti e i giocatori della nostra società. Grave e inaccettabile è inoltre quanto accaduto a fine gara, durante i festeggiamenti della tifoseria locale, quando una nostra tifosa è stata colpita da una bottiglia lanciata dagli spalti. Un gesto vile che nulla ha a che vedere con i valori dello sport e che merita una condanna netta e inequivocabile e per questo confidiamo nel lavoro delle forze dell’ordine affinché individuino il responsabile. A Federica, la ragazza coinvolta, giunga la solidarietà e la vicinanza del presidente Michele Zurlo e di tutta la società dei biancocelesti, con l’augurio di una pronta guarigione. Per noi, lo sport è condivisione, socializzazione, unione. Non possiamo accettare che episodi di violenza e comportamenti antisportivi rovinino ciò che dovrebbe essere solo passione e competizione leale. Per questo, prendiamo le distanze da quanto accaduto, auspichiamo che situazioni del genere non si ripetano mai più”.
A tarda sera è arrivata la replica del Real Vico, con la società “alquanto sorpresa e sconcertata nell’apprendere quanto dichiarato dalla società Virtus Carpino, raccontando una storia lontana dalla realtà dei fatti a cui tutti i presenti hanno potuto assistere. Una partita caratterizzata dalla molteplicità di cori e insulti provenienti dal settore ospiti e indirizzati ripetutamente contro i nostri giocatori, in particolare del nostro numero 7. Insulti reiterati e rivolti esplicitamente a familiari dei nostri giocatori. Bisogna raccontare cosa è accaduto a fine partita, quando i giocatori si stavano dirigendo verso gli spogliatoi. A partita ormai conclusa, il giocatore col numero 16 della Virtus Carpino, inveiva e cercava il contatto con violenza con i tifosi di casa, provando a scavalcare le recinzioni e innescando un breve parapiglia, subito disinnescato dai presenti in campo. A tutto questo è seguito il lancio di accendini e petardi dal settore ospiti verso il campo e anche verso i tifosi di casa. La società Real Vico si è messa prontamente a disposizione della ragazza, con la quale si è subito chiarito l’accaduto. Ci coglie oltremodo sorpresi quanto scritto soprattutto dopo aver condiviso ampi momenti di dialogo e distensione al termine di una partita corretta, terminata con un meritato 4 a 1 e un numero di ammonizioni pari a 5 nel computo totale dei cartellini. Rispondendo ai commenti presenti sotto al post della Virtus Carpino, vorremmo sapere cosa ci sia di sbagliato nell’esultare educatamente ad un gol, accade in ogni serie, dalla terza categoria fino alla Serie A. Vorremo anche informare che la musica a fine partita è un nostro segno distintivo, sia in caso di sconfitta che in caso di vittoria, come possono testimoniare i presenti alle partite delle scorse settimane. Auspichiamo che determinati comportamenti non possano più verificarsi e lavoriamo ogni giorno per migliorare sotto ogni aspetto e non accettiamo polemiche inutili che non fanno bene a due comunità che sono molto amiche. Bisogna saper accettare la sconfitta così come si fa con le vittorie e lasciare questi avvenimenti nel rettangolo di gioco.
0 Comments