Concorsi dove si presentano pochissimi candidati o che vanno addirittura deserti. Scuole di specializzazione che non formano sufficienti specialisti per una professione ritenuta sempre più dura e meno remunerativa rispetto ad altre, quindi poco attrattiva.
Sono i medici di Pronto Soccorso, quelli che devono fare fronte all’emergenza-urgenza, con situazioni critiche come quelle dei nostri fine settimana estivi, e che l’Asl2, come le altre aziende sanitarie, non riesce a reperire.
Lo scorso anno l’azienda sanitaria, per il Pronto Soccorso di Pietra Ligure, aveva fatto ricorso a contratti con cooperative, poi non rinnovati. Ora il nuovo tentativo di reclutare medici di emergenza-urgenza è, nuovamente, in un avviso pubblico rivolto anche a medici in pensione.
“Nei settori afferenti all’area dell’emergenza-urgenza – spiega l’Asl nella delibera – si assiste a una significativa e cronica carenza di personale, a seguito della cessazione di diversi medici specialisti, a cui non è stato possibile fare fronte attraverso i tradizionali canali di reclutamento (concorsi, n.d.r.)”.
Il reperimento di medici specialisti riguarda sia i due pronto soccorso di Savona e Pietra Ligure, ma anche i punti di primo intervento di Albenga e Cairo Montenotte.
L’Asl2 considera come una delle soluzioni “percorribile esclusivamente attraverso il ricorso al supporto di contrattisti di lavoro autonomo”, rivolgersi a medici con esperienza e specializzazione in medicina d’emergenza-urgenza o in discipline equipollenti o affini, o ancora in possesso dell’idoneità al corso per i medici da adibire al servizio di emergenza territoriale 118, con esperienza almeno triennale nell’ambito dei servizi di emergenza-urgenza, ospedalieri o territoriali. La ricerca è rivolta anche a medici con “specializzazione in ulteriore e diversa disciplina, ovvero regolarmente iscritti a un corso di formazione specialistica”.
Il problema della difficoltà a reperire medici di Pronto soccorso, esteso all’intero territorio nazionale, non è recente e paga errori di programmazione fatti anni fa. Secondo Anaao, nel 2024 il 74,9% dei posti messi a bando nelle scuole di specializzazione in Medicina d’emergenza-urgenza è rimasto deserto.
Nel 2023, in base ai dati di Simeu (Società italiana di medicina di emergenza-urgenza), sono mancati all’appello 4mila medici di emergenza-urgenza rispetto al necessario. La professione non è più attrattiva e, oltre allo stress, pesa anche il fatto che, a differenza di altre specializzazioni mediche, non sia possibile (o sia comunque estremamente difficile) esercitare la libera professione per incassare di più, come può fare un cardiologo, un dermatologo oppure un oculista.
La rilevazione della Simeu, in un sondaggio del 2024, ha approfondito i motivi della disaffezione dei medici. Al primo posto, lo stress lavoro-correlato (29%), seguito dall’insufficiente valorizzazione economica (26%). Impattano anche la qualità della vita (23%) e il rischio medico-legale (22%).
L’articolo Critica la carenza di medici di Pronto Soccorso. L’Asl2 ci riprova cercando tra i liberi professionisti e pensionati – Savonanews.it
www.savonanews.it è stato pubblicato il 2025-03-15 08:09:00 da Elena Romanato
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