Dalla Palestina all’Ucraina, ma Gesù nasce lo stesso. Il presepe di Marina

Dalla Palestina all’Ucraina, ma Gesù nasce lo stesso. Il presepe di Marina


MARINA DI GROSSETO. Ci sono le rovine, un bambino palestinese guarda la sua città distrutta, una madre ucraina tiene in collo, avvolto in un lenzuolo, suo figlio ucciso da una bomba, tanta gente si accalca per un pezzo di pane: immagini shock nel presepe di Marina di Grosseto, ideato e realizzato da don Stefano Papini con un gruppo di parrocchiani.

Il messaggio è chiaro: ci sono la guerra, la disperazione, la distruzione, ma Gesù nasce lo stesso. Un messaggio chiaro, che guarda alla pace. Che invita tutti a riflettere.

«Abbiamo voluto lanciare un messaggio forte per smuovere le coscienze – dicono dalla parrocchia di Marina di Grosseto -, un messaggio per far vibrare le emozioni. Vogliamo far battere forte i cuori. Crediamo che sia necessario far sussultare l’umanità, perché ogni nostra azione, piccola o grande che sia, sia volta alla ricerca della pace. Gesù nascendo negli scenari di guerra, che purtroppo non mancano, nasce lo stesso, lancia un segnale fortissimo di pace».

La chiesa di Marina di Grosseto è aperta ogni giorno dalle 8 alle 20 per la visita del presepe.

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www.maremmaoggi.net è stato pubblicato il 2024-12-10 11:13:21 da MaremmaOggi


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