I comitati di residenti propongono le loro soluzioni al problema decoro urbano. Al primo posto il decongestionamento dell’intera citt storica da tavolini e allestimenti vari
L’istituzione di una Consulta dei residenti, il superamento della normativa in deroga Covid e il ripristino delle regole sospese o disattese, fra cui i piani di massima occupabilit. Il tutto per evitare che il centro storico sia vittima di abusivismo, tavolini selvaggi e problemi di sicurezza pubblica. Sono alcune delle proposte presenti nel documento stilato dalla Rete di associazioni citt vivibile (Racv), 18 comitati di residenti di vari quartieri e rioni, indirizzato all’assessora capitolina alle Attivit produttive Monica Lucarelli (Pd) e alla presidente del Municipio I Lorenza Bonaccorsi (Pd).
Una protesta montata con la fine dell’emergenza sanitaria, quando i cittadini della Rete hanno iniziato a chiedere il decongestionamento dell’intera citt storica da tavolini e dehors in vista della scadenza, il 31 dicembre, della proroga del decreto Aiuti ter. Solo nel I Municipio sono oltre quattromila le concessioni per l’occupazione di suolo pubblico (Osp, ndr) erogate nell’ultimo triennio, ricordano i comitati. Per questo da mesi chiedono risposte dalle istituzioni: dopo mail inviate agli organi competenti e un sit-in in Campidoglio organizzato lo scorso maggio, i membri della Racv sono pronti a mobilitarsi ancora.
Abbiamo cercato di coinvolgere le amministrazioni, dal Comune ai Municipi, ma non otteniamo risposte, spiega Simonetta Marcellini, presidente del comitato Emergenza Trastevere, che fa parte della Rete. Con questo documento non vogliamo protestare e basta, vogliamo anche – sottolinea – fornire nuove idee per costruire una citt pi vivibile e sicura. Tuttavia se non otterremo risposte organizzeremo prima una manifestazione sotto l’assessorato al Commercio, poi di nuovo sotto al Campidoglio. Avverte Marcellini: Una cosa certa, non ci fermeremo. Anche perch questo territorio non solo consumato, disastrato.
Incuria e assenza di controlli causano anche problemi di sicurezza pubblica. Per esempio a Trastevere ci sono tavolini sulle strisce pedonali, davanti ai portoni, agli incroci. Non viene rispettato nulla, dalle concessioni al codice della strada. La municipale? Non sappiamo neanche se esista ancora, ironizza. Nell’ambito di questa situazione, la settimana scorsa si insediata la Consulta del commercio del Municipio I.
Gli esercenti siederanno al tavolo in cui si sta scrivendo la nuova normativa per le Osp ed invece assente una Consulta dei residenti. Veniamo ignorati, protesta Marcellini. Bar e ristoranti che non rispettano le norme di sicurezza, infine, vengono multati con sanzioni irrisorie, nonostante ci siano casi in cui le ambulanze non riescono a passare, sostiene Nicola Barone, presidente del comitato Rione Monti. Oltre a chiedere il rispetto della sicurezza e dell’estetica di Roma – conclude –vogliamo che tariffe e sanzioni siano adeguate ed effettive.
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29 novembre 2022 (modifica il 29 novembre 2022 | 07:31)
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roma.corriere.it è stato pubblicato il 2022-11-29 07:31:43 da Camilla Palladino
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