il Male è quotidiano e non ha più confini- Corriere.it

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di Giorgio Montefoschi

Dallo stupro di Desire Mariottini a quello di Capodanno fino ai tre omicidi di Prati: il Male sta per inghiottire completamente la citt della grande bellezza

Un pomeriggio di un giorno qualunque, dopo che erano trascorsi gi svariati mesi da uno dei pi atroci delitti capitati a Roma negli ultimi anni – quello della ragazzina sedicenne Desire Mariottini, venuta in citt da Cisterna per incontrare degli amici e magari divertirsi, e invece catturata dal branco, drogata, stuprata e lasciata morire sulla branda di una baracca – presi la macchina e andai a cercare il posto nel quale si era consumato questo obbrobrio spaventoso.

Non senza qualche difficolt trovai la strada: via dei Lucani, nel quartiere di San Lorenzo, luogo di ritrovo dei giovani, e delle cosiddette movide. Una strada strana perch, un po’ come Berlino ovest e Berlino est all’epoca in cui c’era ancora il muro, offriva da un marciapiedi all’altro due immagini completamente differenti: su un marciapiedi, palazzi borghesi dignitosi e addirittura, al piano terra di uno di questi, un moderno studio di architetti visibile attraverso le porte vetrate; sul marciapiedi opposto, qualche officina, qualche sfasciacarrozze, lamiere, desolazione. Entrai in uno di questi spazi deserti.

Che vuole? mi domand un tipo. Risposi: Volevo vedere la baracca del delitto di quella ragazzina. Me la indic – con uno sguardo che significava: togliti dai piedi. Pensavo che il luogo fosse pi lontano; molto lontano. No. Era, ed , l: a due passi dalla Sapienza, la bella universit costruita dall’architetto Piacentini, frequentata giornalmente da decine di migliaia di studenti. Studenti che varcano quei cancelli, ascoltano le lezioni sulla storia corpo umano, su Platone e Baldassar Castiglione, sulla fisica e sul diritto, e in biblioteca si immergono nella lettura di pagine che aprono la mente. A due passi.

Due passi sono anche quelli che dividono i luoghi nei quali, pochi giorni fa, si consumato il triplice delitto delle due escort cinesi e della escort colombiana, di cui incolpato Giandavide De Pau. Luoghi anche simbolici, se vogliamo. Il primo, in una stradina dietro al tribunale di piazzale Clodio; il secondo, appena dietro la Rai. Intanto, mentre iniziavano gli interrogatori sullo stupro di Capodanno del 2021 nella villetta di Primavalle, al quale parteciparono anche ragazzi e ragazze bene di Vigna Clara e dintorni, il conducente di un taxi, accortosi che una ragazzina un po’ ciondolante perch con ogni probabilit aveva bevuto, stava tornando di notte alla sua universit, la John Cabot in Trastevere, a due passi dalla dimora delle Donne, dal Giardino Botanico e dalla Accademia dei Lincei, scendeva dalla macchina, la sbatteva contro il muro e le usava violenza.

Che vuol dire tutto questo? Vuol dire che non esistono pi stazioni deputate delle vie crucis e dell’inferno; non esistono pi confini al Male. Vuol dire che il Male, alle cui manifestazioni dedichiamo ormai una distratta attenzione, perch quotidiano, ovunque, sta per inghiottire completamente la citt della grande bellezza. Se gi non lo ha fatto, quando al Giubileo del 2025 manca un soffio.

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29 novembre 2022 (modifica il 29 novembre 2022 | 07:29)


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roma.corriere.it è stato pubblicato il 2022-11-29 07:30:02 da Giorgio Montefoschi