Vita indipendente, disabili incatenati davanti Regione Abruzzo a Pescara. L’assessore Santangelo riceve una delegazione
I disabili abruzzesi e le loro famiglie si incatenano simbolicamente davanti agli uffici dell’assessorato regionale alle Politiche sociali, nella sede di via Passolanciano, a Pescara, per protestare contro la mancanza di risorse per finanziare tutti le 680 domane presentate in materia di Vita indipendente
La manifestazione, promossa dalla Cgil Abruzzo Molise e, in particolare dal responsabile regionale Cgil Ufficio politiche per la disabilità, Claudio Ferrante, si è svolta stamani. Ferrante, insieme al segretario generale del sindacato abruzzese, Carmine Ranieri, è stato ricevuto dall’assessore alle Politiche sociali, Roberto Santangelo, che ha incontrato i manifestanti durante la protesta.
La Regione aveva dapprima stanziato 850mila euro e poi ha reperito altri due milioni di euro che consentono di finanziare quasi la metà delle domande presentate.
Per il sindacato, però, tale somma “non è assolutamente sufficiente: è indispensabile che tutti i progetti di Vita indipendente vengano finanziati, perché riguardano le persone con disabilità grave, la loro autonomia, la loro libertà”.
L’assessore, incontrando i disabili davanti agli uffici, ha sottolineato di aver “accolto l’invito a partecipare alla manifestazione e sono venuto qui a metterci la faccia”, nonostante impegni istituzionali già previsti.
Santangelo ha definito quella sulla Vita indipendente come una “misura molto importante per la vita di ciascuno di voi, una misura determinante. Io il passato non lo posso cambiare – ha detto – il presente lo posso gestire ed è quello che sto facendo. Sto facendo un’azione di mediazione all’interno del bilancio regionale affinché si possa arrivare anche quest’anno alla copertura di tutta la Vita indipendente”.
L’assessore non ha dato garanzie, perché “c’è una forte pressione all’interno del bilancio regionale”, ma ha ribadito il suo impegno, tornando a sottolineare la necessità di prevedere una programmazione nel lungo periodo. In tal senso ha spiegato di voler prevedere 24 milioni di euro in quattro anni per mettere “in sicurezza la Vita indipendente e dare tranquillità a tutte le famiglie, sperando che sia l’ultimo Natale che he vi vede coinvolti in manifestazioni, senza avere a fine anno la certezza delle risorse. Avere la certezza delle risorse a inizio anno, così da poter programmare la Vita indipendente: questo –
ha concluso – è l’impegno su cui sto lavorando”.
Ferrante precisa però che se nulla si muoverà si procederà con altre azioni, anche eclatanti, non escludendo lo sciopero della fame e della sete.
Il servizio del Tg8
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