“Hanno lasciato mia madre su una
barella del pronto soccorso dell’ospedale Ingrassia dal 10
dicembre al 18 dicembre. Solo il 19 è stata trasferita a
Medicina Generale, quando stava già malissimo e potrebbe avere
contratto un’infezione in ospedale. Ma ormai era troppo tardi.
Il 20 dicembre è morta”. Romina Gelardi ha presentato una
denuncia per la morte della madre di 76 anni, Maria Ruggia.
Assistita dall’avvocato Andrea Dell’Aira ha chiesto alla procura
di accertare le responsabilità. É intervenuta la polizia che ha
sequestrato le cartelle cliniche e la salma che sarà portata
all’istituto di medicina legale per l’autopsia.
“Nel corso del ricovero non sono state considerate le
condizioni cliniche di mia madre, cardiopatica, con cardiopatia
ischemica, carcinoma mammario e diabete mellito di tipo II –
aggiunge la figlia – E’ stata ricoverata con sintomi di
protratta inappetenza e nausea persistente. E’ stata tenuta al
pronto soccorso senza somministrarle adeguata terapia
antibiotica preventiva visto che si trattava di paziente
fragile, esponendola a un ambiente sanitario non idoneo”.
Secondo la donna i medici non avrebbero visto “i più che
evidenti segni di sepsi, tra cui la protratta assenza di stimolo
ad urinare”.
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www.ansa.it è stato pubblicato il 2024-12-22 16:21:11 da
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