È evaporato, Conte si faccia suo partito

È evaporato, Conte si faccia suo partito




È evaporato, Conte si faccia suo partito

La replica dell’ex presidente del Consiglio: “Siamo più vivi che mai”

 Il sabato del Movimento 5 Stelle viene scosso, di primo mattino, dalle parole del ideatore, Beppe Grillo, che torna a sparare a zero contro il presidente Giuseppe Conte, definendolo ‘mago di Oz dei 22 mandati’ e dicendo, in sostanza, che il Movimento “è evaporato, non c’è più”. Grillo senza giri di parole invita Conte a fondare un suo partito e rivendica per se stesso il diritto di chiudere l’esperienza del M5S. Ma Conte, che in chiaro replica, senza citare il comico, parlando della Costituente e sottolineando “siamo più vivi che mai”, decide di volare alto e non rispondere direttamente, snobbando l’ennesima discussione e preferendo assumere la difesa della comunità. L’ex premier lascia scendere in campo per lui gli eletti e gli iscritti, che anche direttamente sotto il post di Grillo rinfacciano al garante che non è lui a poter decidere su vita o morte del M5S, che è proprietà della comunità stessa.

Fonti parlamentari del Movimento sottolineano anche le contraddizioni nel discorso del ideatore, che fino a ieri diceva che la Costituente era inutile per dire invece oggi che è una cosa giusta, contraddizioni, viene sottolineato, di una persona che non sa più dove andare a parare. E che usa ormai toni remissivi, dopo aver detto che si sarebbe ripreso il Movimento, oggi ne vuole decretare il diritto all’estinzione, come un”estrema unzione’ politica che però a questo punto, è la sensazione nel Movimento, è più per se stesso che per il M5S.L’attacco di Grillo è diretto contro Conte, senza mezzi termini: “Io quando vedo questa bandiera dei 5 Stelle con davanti il mago di Oz che parla di democrazia diretta mi viene un buco nello stomaco. Quindi va benissimo, dobbiamo essere persone civili. Lui si può fare il suo bel partito, si può fare il suo manifesto con la sua faccia – bella, simpatica e sincera – con su scritto ‘Oz e i 22 mandati’. Potrebbe anche arrivare all’8%”, dice in un video, aggiungendo: “Se vogliamo essere sobri e intelligenti si capisce benissimo che c’è qualcosa che non quadra. Anche queste elezioni in Liguria e in Emilia Romagna, i candidati che appoggiano questo movimento progressista di sinistra chi li ha votati? Sono stati catapultati dall’alto, messi lì. I soliti giochi della vecchia politica, quindi non è democrazia dal basso ma una bassa democrazia”.

“Non voglio assolutamente fare casino, io rivendico da creatore del movimento il mio diritto all’estinzione del movimento”, chiosa il comico perché, sostiene, “il Movimento non c’è più, è evaporato”. Grillo, com’è nel suo stile, si concede anche una battuta: “Il Movimento è compostabile, non biodegradabile. Contiene ancora l’humus, gli zuccheri, le proteine. Ci sono ancora dentro. C’è tutto un mondo da pensare e invece noi ribadiamo una politica stra-morta. Abbiamo candidati tra-passati”. La replica di Conte, anche se indiretta, arriva nel pomeriggio: “Oggi c’è una notizia importante effettivamente per il Movimento 5 Stelle, e cioè oggi è l’ultima sessione, in queste ore si sta sviluppando il confronto deliberativo, la seconda fase di questo processo costituente. Questo è il momento più significativo di un esperimento che abbiamo fatto come forza politica, ci siamo messi in discussione e ci stiamo rinnovando, riossigenando, e veramente siamo più attivi che mai”. Prima di lui, è la presidente della Vigilanza Rai, Barbara Floridia, a offrire una difesa ‘istituzionale’ a Conte e al M5S: “Il Movimento non è evaporato, caro Grillo. E mi dispiace molto che tu abbia acceso una fiamma che adesso vuoi spegnere. Ma vedi, se anche il fuoco non lo chiami fuoco perché decidi che quel nome lo avevi dato tu, riscalda lo stesso. Brucia lo stesso”. Floridia ricorda di aver “visto e vissuto tutte le fasi del Movimento e le ho vissute con lo stesso entusiasmo e la stessa onestà della prima ora e mi ricordo bene alcuni limiti democratici della fase iniziale. Suvvia! Adesso lascia che si completi la Costituente, che è un vero esercizio di democrazia dal basso e qualunque cosa si delibererà la vivremo con la dignità di chi matura senza cambiare natura e sostanza”. “Non è evaporato un bel niente – conclude – siamo vivi e vegeti”. 

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www.lapresse.it è stato pubblicato il 2024-10-27 07:15:36 da LaPresse


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