Effetto Parma spinge sull’acceleratore dell’Alta Velocità



“È brutto dire che sull’Alta Velocità ferroviaria avevamo ragione e le parole del Sindaco lo hanno certificato”. È quanto sostiene Effetto Parma in una nota stampa dopo le parole del sindaco Michele Guerra. “Senza sosta, promuoviamo politicamente e nelle sedi istituzionali regionali e governative, grazie alla Giunta monocolore da noi rappresentata fino al 2022, la realizzazione di una stazione ferroviaria alle Fiere di Parma.

Questo non per manie di grandezza, ma per dati tecnici oggettivi che Trenitalia e lo studio prodotto dall’Unione Parmense degli Industriali hanno rappresentato in maniera cristallina, ovvero che l’interconnessione TAV è una infrastruttura inefficiente e non adatta ad un intenso traffico passeggeri, perché per 25 chilometri lungo la linea storica Milano-Bologna, tra Fidenza e Parma, i treni AV viaggerebbero in traffico promiscuo con i treni ordinari, accrescendo la congestione di una linea già molto trafficata, accumulando ritardi e cancellazioni.

Riteniamo inoltre che, per evitare ancora una volta di inseguire scelte tecniche non ottimali, non vada abbandonata l’idea di una stazione AV alle Fiere con quattro binari, due di transito e due per la fermata dei treni. Puntare su una semplice fermata AV – con due binari utilizzati sia per il transito che per la fermata dei treni – sembrerebbe apparentemente la soluzione più semplice, ma che alla prova dei fatti risulterebbe meno efficiente perché, utilizzando solo i due binari esistenti, non consentirebbe il passaggio di altri convogli nelle fasi di stazionamento dei treni, vincolando pesantemente la programmazione ferroviaria su tutta la dorsale infrastrutturale che corre dal nord al sud del Paese ed aumentando il rischio di ritardi per accodamenti dei convogli in passaggio.

Per questi motivi insistiamo sulla stazione Alta Velocità, per evitare il rischio che, puntando sulla realizzazione di una semplice fermata, Parma venga ancora una volta penalizzata rispetto ad altre città che possiedono stazioni, non semplici fermate, che sarebbero sempre preferibili in termini di efficienza complessiva del servizio. Chi ha puntato sull’interconnessione TAV negli anni ’90 ha sicuramente preso un abbaglio, ma crediamo che sia inutile ‘piangere sul latte versato’ e che ora bisogna guardare avanti non ripetendo gli errori del passato”, conclude la nota. 


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www.parmatoday.it è stato pubblicato il 2024-10-22 13:36:17 da


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