Approvato dal prefetto, prevede gli interventi di soccorso in caso di emergenza di tipo chimico, biologico, radiologico e nucleare
Esercitazione, ieri a Lucca, per verificare la risposta operativa in caso di emergenze da agenti di tipo chimico, biologico, radiologico e nucleare prevista dal piano di difesa civile approvato l’11 novembre scorso dal prefetto Giusi Scaduto.
Il documento – messo a punto con la collaborazione dello stesso comando dei Vvf, della questura e dei comandi provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza, dell’azienda unità sanitaria locale (Ausl) Toscana Nord Ovest, dell’Arpat, della provincia di Lucca, della Centrale Operativa 118 e condiviso con gli enti gestori delle infrastrutture e dei servizi territoriali – individua l’insieme degli interventi da attivare, con la direzione della prefettura e il coordinamento tecnico dei soccorsi da parte del comandando provinciale dei Vigili del fuoco.
Durante l’esercitazione – realizzata, su proposta del comandante provinciale dei Vvf Calogero Daidone, in collaborazione con la società Geal e il dipartimento di Ingegneria civile dell’Università di Pisa, e con la partecipazione di operatori e mezzi della direzione regionale dei Vvf, guidata da Marco Frezza – è stata simulata un’emergenza da inquinamento di impianto idrico. Obiettivo, testare in particolare la catena di allertamento e l’attivazione, in termini di tempestività, efficienza ed efficacia, degli interventi di competenza di ognuno degli enti coinvolti nella gestione dell’evento e nella tutela della sicurezza e dell’incolumità pubblica.
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