Fabio Volo oggi a Bari: «In un’altra vita dovevo essere pugliese»


Ieri mattina non ha resistito e ha fatto il bagno a mare, e ha già chiamato qualche amico per organizzare un weekend a ridosso di Pasqua. Fabio Volo ama la Puglia da tempo immemore. «In un’altra vita dovevo essere pugliese. È la stessa sensazione che provo quando vado a New York, come se tornassi in un posto mio. Anzi, forse ero un newyorkese emigrato in Puglia» – ci racconta condendo le parole con la sua inconfondibile ironia, sulla strada per Locorotondo, dove ieri sera ha presentato il suo ultimo libro Tutto è qui per te, edito da Mondadori (è stato anche a Lecce, alle Officine Cantelmo, per l’anteprima del Salento Book Festival 2024). Oggi l’ex «Iena», al secolo Fabio Bonetti. sarà a Bari, da Feltrinelli alle 17.

Volo, nove milioni di libri venduti in vent’anni. Che effetto fa?

«È molto bello. Sono contento. Non solo per i nove milioni. Mi fa piacere il fatto che un giorno ho sentito di voler raccontare delle storie e sono piaciute, e non mi aspettavo che questa passione durasse così a lungo, ecco».

C’era però qualcuno che diceva che il suo gatto aveva fatto una passeggiata sulla tastiera del computer ed era venuto fuori un libro…

«Quest’anno ho fatto un video il giorno prima che uscisse il libro, dove c’era il mio gatto che camminava sulla tastiera del pc e io gli dicevo “Ah, hai scritto un libro nuovo. Bravo!».

In «Tutto è qui per te» il protagonista, Luca, va alla ricerca dell’amore, della felicità. Temi impegnativi che lei affronta con leggerezza. È questa la chiave?

«Ho voluto raccontare un personaggio che insegue costantemente delle cose, che pensa che la felicità sia nell’incontrare quella persona o nel fare quel lavoro, comprare quella casa. Tutte cose esterne da rincorrere. Come sa la felicità fosse una cosa che non è qui ma la devi raggiungere. Invece poi capisce che la felicità è dentro. È come se tu fossi in riva al mare e la felicità è quel sasso che sta sotto l’acqua, l’acqua è mossa e il sasso non lo vedi, quindi pensi che devi andare a cercarlo chissà dove. Invece basta che si calmi un po’ l’acqua e il sasso è lì».

Ogni volta che leggiamo un suo libro pensiamo che il protagonista sia lei. È così?

«Il mio obiettivo è sempre quello di far credere alla gente di leggere la storia della mia vita e invece leggendola si accorge che è la storia della sua vita. Cerco di raccontare la vita di tutti. C’è del mio ma c’è quel che accade a tanti di noi ogni giorno».

Lei è anche la voce italiana di «Kung Fu Panda 4» da ieri nelle sale cinematografiche. Un personaggio che è cresciuto con lei?

«Sì, e questa è una storia meravigliosa perché quando ho fatto il primo Kung Fu Panda ho pensato che fosse il film più autobiografico al quale avessi partecipato. È proprio la storia della mia vita. Anche l’ultimo rappresenta questo momento particolare della mia vita. Ho iniziato a parlare in radio del mettersi davanti all’universo e chiedere, e il Kung Fu Panda 4 a un certo punto si siede e si mette a parlare con l’universo. È l’uomo che non deve essere più guerriero, ha fatto le sue battaglie e ora deve fare un passo indietro e dedicarsi ad altre cose, ed è quello che sto vivendo adesso io».

«Il Volo del mattino» è sempre un successo su Radio Deejay, ma la rivedremo anche al cinema e in tv?

«In tv non credo, per le cose che voglio fare io non c’è spazio. C’è qualche progetto al cinema ma anche lì vorrei fare sempre meno. D’ora in poi vorrei portare avanti la radio e la scrittura. Ho ancora i bambini piccoli e voglio passare più tempo con loro».

Lei veniva in Puglia quando ancora la conoscevano in pochissimi. Oggi che rapporto ha con la nostra regione?

«Ho sempre un rapporto stupendo, ci vengo spesso, ho tanti amici. Qui sono a casa».



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www.lagazzettadelmezzogiorno.it è stato pubblicato il 2024-03-23 11:30:51 da


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