Fine settimana con il Festival dell’Oriente, ma anche Archeologia d…

Fine settimana con il Festival dell’Oriente, ma anche Archeologia d…



Fine settimana con il Festival dell’Oriente, ma anche Archeologia d…

Il fine settimana della città e dei territori dell’entroterra è più ricco e variegato che mai. Sono tanti gli appuntamenti da non perdere e tra cui scegliere. Non mancano le occasioni d’incontro, le mostre, gli appuntamenti a teatro, le passeggiate tra i luoghi cari a Fellini e quelli più suggestivi che impreziosiscono il territorio. Scopriamo insieme l’offerta per il fine settimana, dal centro città senza tuttavia trascurare i borghi dell’entroterra.

Appuntamento a teatro

Spazio nel fine settimana di Rimini all’opportunità di trascorrere qualche ora piacevole a teatro. A tal proposito, non soltanto il weekend ma l’intero mese di febbraio del Teatro degli Atti è all’insegna delle arti performative. A partire da domenica 2 e fino a domenica 23 febbraio, il palcoscenico della struttura è pronto ad accogliere ed essere travolto da un susseguirsi di spettacoli con i quali intrattenere adulti e piccini. Ma non è tutto, poiché anche il pediatra stesso “esorta” alla partecipazione agli appuntamenti a teatro poiché l’esperienza “rappresenta una ‘medicina’ straordinaria, capace di incidere positivamente sul benessere di bambini e famiglie e favorendo l’inclusione sociale”. In particolare, nel pomeriggio di domenica 2 febbraio “I Nonnetti” sono pronti a divertire i partecipanti attraverso la narrazione della propria immutabile quotidianità “scossa” tuttavia, da qualche inatteso imprevisto.

Il “borbottare” della caffettiera sopra ai fornelli, l’espandersi per casa dell’aroma di caffè, il fragante e avvolgente profumo di brioches appena sfornate. La colazione è un rituale o meglio una coccola irrinunciabile, a casa, al bar o al lavoro. E perchè non presso i suggestivi spazi del Teatro Amintore Galli? Per l’occasione, domenica 2 febbraio coloro che vorranno concedersi qualch ora piacevole tra gastronomia, arte e cultura potranno intrattenersi all’interno del foyer della struttura (al Bar del Grifone) e gustare una ghiotta colazione, godendo al tempo stesso di un’atmosfera unica.

Spostandoci a Riccione, presso gli spazi della Sala Granturismo del Palazzo del Turismo nella giornata di venerdì 31 gennaio “cala il sipario” sulla rassegna teatrale “La Sgrignarèla”, un’occasione o meglio un’opportunità per “farsi quattro risate” attraverso l’irriverenza della lingua dialettale riccionese e tramite la quale custodire, valorizzare ed esaltare le origini e memorie della comunità locale. Per l’occasione, il palcoscenico della struttura sarà travolto (per un’ultima volta) dall’irrivenza e dalle vicende di un vedovo allegro, tra momenti di leggerezza e circostanze imprevedibili; il tutto, per regalare ai partecipanti sorrisi e buonumore.

Spazio nel fine settimana della città anche all’intrattenimento per i più piccoli; a tal proposito, domenica 2 febbraio gli spazi della Nuova Sala Africa sono pronti ad accogliere il “magico” Stramagante Mr Dudi: un personaggio buffo ed ironico che raggiungerà il palcoscenico della struttura per intrattenere adulti e piccini attraverso i propri “animali fantastici” ed il (faticoso) tentativo di addestrare le magiche creature. Lo spettacolo consiste in una commistione tra magia e teatro, dove gli effetti magici non rappresentano soltanto il fulcro della rappresentazione, ma anche lo strumento attraverso il quale stimolare ad una importante riflessione: i bambini non vanno “addestrati”, ma amati, e per comprenderli nel profondo è necessario giocare con loro ed imparare il loro linguaggio.

Il Teatro della Regina di Cattolica nella serata di venerdì 31 gennaio accoglierà all’interno dei propri spazi un “malato immaginario” che raggiungerà il palcoscenico cittadino in compagnia degli artisti Tindaro Granata e Lucia Lavia, nell’intento di intrattenere i partecipanti tramite una divertente rilettura della commedia dell’attore teatrale e drammaturgo francese Molière.

In tutta risposta all’offerta delle città limitrofe, anche Poggio Torriana è pronta ad intrattenere e divertire i propri cittadini con la rassegna di teatro e arti del contemporaneo “Mentre Vivevo” che nella serata di domenica 2 febbraio porterà sul palcoscenico della Sala Teatro “Pedigree”: uno spettacolo che accenderà i riflettori sulle vicende di un giovane uomo, della sua famiglia con due madri, del padre donatore e dei suoi cinque fratelli di sperma sparsi per il mondo. Attraverso le abilità performative della Compagnia Babilonia Teatri, “Pedigree” racconta delle difficoltà di una nuova generazione alle prese con genitori biologici e genitori di fatto, con nuove problematiche di identità e di coscienza. Ma non è tutto, “Pedigree” riflette sulle prospettive di determinate scelte, dei diritti, dei desideri, delle aspettative di una generazione in provetta alla ricerca di nuove radici e alle prese con nuove paure. “Pedigree” sono due uomini che abitano il palcoscenico, senza alcuna apparente relazione tra loro. Abitano un ambiente sospeso a metà strada tra una galleria d’arte e un locale di street food, paradigma di un mondo in cui è pretestuoso tracciare confini e linee di demarcazione.

Incontri e manifestazioni

A Riccione, domenica 2 febbraio appuntamento a tavola con la storia. Il Palazzo del Turismo è pronto ad accogliere all’interno dei propri spazi la rassegna “Archeologia del gusto. La storia è servita”: il ciclo di conferenze e degustazioni di pietanze del passato che porta in tavola la storia, a cura del Museo del Territorio del Comune di Riccione. Per l’occasione, attraverso l’incontro “L’alimentazione nell’Iran protostorico”, il Prof. Matteo Delle Donne, prenderà in esame la cultura del cibo nel nell’Età del rame in area alpina. Al termine della conferenza, per comprendere maggiormente quanto discusso e rendere l’esperienza esaustiva sarà possibile degustare alcune pietanze caratteristiche dello Stato situato all’estremità orientale del Medio Oriente, oggetto d’esame dell’incontro. 

Ma non è tutto. Sabato 1 e domenica 2 febbraio il quartiere fieristico di Rimini assumerà connotazioni orientali ed ospiterà all’interno dei propri spazi il Festival dell’Oriente. Due giornate scandite da danze tipiche, esibizioni, cerimonie tradizionali, mostre, attività e tanto altro. Un’occasione attraverso la quale sarà possibile entrare in contatto con l’energia, la bellezza ed il fascino del mondo orientale; in cui tradizione e modernità si fondono, tra colori, musiche e profumi di terre lontane.

Escursioni e visite guidate

Per scoprire le bellezze del centro storico è possibile scegliere fra diverse visite guidate alla scoperta della città, tra Fellini Museum, Domus del Chirurgo, Part- Palazzi dell’Arte e Teatro Galli. Dunque, cogli senza alcuna esitazione l’opportunità di scoprire i luoghi più suggestivi e “Le Meraviglie di Rimini”. Un percorso  gennaio, che spazierà dalla Rimini romana tra Arco di Augusto, Anfiteatro, Domus del Chirurgo (in esterna) e Ponte di Tiberio a quella rinascimentale con il Tempio Malatestiano e Castel Sismondo (in esterna), passando tra le vie del centro storico, in Piazza Cavour con il rinnovato Teatro Galli fino a raggiungere il Cinema Fulgor, la cui storia è in parte legata al noto regista Federico Fellini a cui è dedicato il nuovo museo Fellini. Un tour da percorrere tutto d’un fiato.

Nel fine settimana della città, nella mattinata di domenica 2 febbraio sarà inoltre possibile concedersi del tempo alla scoperta d’una Rimini esoterica: un’occasione o meglio un’opportunità per rispondere ad alcuni tra gli interrogativi che “attanagliano” maggiormente cittadini e curiosi, circa le “stranezze” che caratterizzano ed affollano la città. Alcuni esempi: sapevate che Tiberio, per costruire il celebre ponte, fece un patto col Diavolo, lo stesso che, nel 1570, portò al rogo la strega di Rimini? Oppure, conoscevate la storia del cunicolo che dalla fontana di Piazza Cavour arriva fino al Colle di Covignano? Ma non è tutto, per quale ragione è posta una pigna a coronamento di una fontana? Ed infine, perché alcuni edifici riminesi sono decorati con stelle, fiori, elefanti e strani simboli? Un itinerario, dunque, attraverso il quale addentrandosi tra i vicoli del centro cittadino, andare alla scoperta della città e al tempo stesso rispondere ai numerosi interrogativi.

Spostandoci poi nell’entroterra, l’Unione dei Comuni della Valmarecchia per valorizzare e fare conoscere a cittadini e turisti i geositi della Valmarecchia, propone per la stagione autunnale un ricco calendario di escursioni tra cui scegliere e cimentarsi, da eseguire a piedi o in bicicletta.

Mostre

Nel fine settimana ampio spazio anche alla bellezza e alla cultura artistica. Sono numerose le mostre a Rimini e provincia da visitare e ammirare.

Rimini, un’esposizione permanente con l’ambizione di diventare per il pubblico di tutto il mondo, il luogo dove potere incontrare e riscoprire l’universo inimitabile di Federico Fellini. “Fellini Museum” è, infatti, il più grande progetto museale dedicato al regista riminese che coniuga la poesia del cinema felliniano con le tecnologie e lescelte urbanistiche più innovative. Un museo diffuso su tre spazi: CastelSismondo, Piazza Malatesta, la grande area urbana con porzioni a verde, arene per spettacoli, installazioni artistiche come il Bosco dei nomi e il Palazzo del Fulgor, dove a piano terra ha sede il cinema, mentre i piani superiori sono spazi deputati all’informazione, allo studio e alla ricerca con l’Archivio digitale, la stanza delle parole, il Cinemino, il Convivio, mentre altre visioni felliniane si succedono al terzo piano. Un Museo dell’immaginario che interpreta il cinema del regista non come opera in sé conclusa, ma come chiave del “tutto si immagina”.

A partire da sabato 30 novembre e fino a domenica 9 febbraio, gli spazi del Museo della Città sono pronti ad accogliere i “colpi di colore” ed “Il senso del tempo” dell’artista Maurizio Minarini, uno tra i protagonisti più significativi del panorama artistico riminese. L’esposizione, costituita da una selezione accurata delle opere dell’artista, attraverso pennellate lievi e colori tenui racconta in maniera “essenziale” il proprio legame con la città di Rimini, restituendone una visione unica e personale. In particolare, attraverso il “minimalismo” della proprio pittura, l’artista rivolge allo spettatore un invito a rallentare, ad osservare attentamente il mondo che ci circonda e a riscoprirne la bellezza, celata nei dettagli più semplici.

Ma non è tutto. In occasione delle celebrazioni per l’anniversario di nascita del Maestro, gli spazi museali presenti in città saranno accessibili in maniera totalmente gratuita (compreso il Fellini Museum con le sue sedi di Castel Sismondo e del Palazzo del Fulgor). A partire da sabato 18 gennaio e fino a domenica 2 marzo troverà spazio presso il Palazzo del Fulgor a “I disegni di Federico Fellini nella collezione di Danilo Donati”, un’esposizione costituita da 27 disegni eseguiti a biro o con pennarelli colorati e realizzati su carta di formati differenti o tovaglioli di stoffa da ristorante ed appartenenti a Danilo Donati, uno tra i più apprezzati e celebri scenografi e costumisti del panorama cinematografico italiano. Ma non è tutto, poiché la mostra è uno strumento attraverso la quale il celebre artista tramite i propri pennarelli rende omaggio al maestro Fellini e al tempo stesso “esaltandone” il proprio rapporto di complicità e confidezionale (oltre alla collaborazione professionale).

A Riccione, gli spazi di Villa Mussolini a partire da sabato 23 novembre e fino a domenica 6 aprile accolgono o meglio, “mettono in mostra” la fotografia moderna Jacques Henri Lartigue e André Kertész: un’occasione senza precedenti per immergersi nel mondo di questi due artisti che, pur seguendo percorsi personali distinti, sono stati in grado di catturare  l’intensità e la poesia dell’esistenzsa quotidiana. Un itinerario costituito e “scandito” da oltre cento scatti inediti ed iconici, che mette a confronto (e al tempo stesso in parallelo) le opere dei due “Maestri”, ciascuno a proprio modo e fondamentale per l’evoluzione della fotografia moderna. Jacques Henri Lartigue (fotografo francese) è rinomato per i propri scatti spensierati e carichi di vitalità, tramite i quali “dare voce” alla bellezza effimera dell’esistenza attraverso immagini che celebrano momenti di gioia e leggerezza. Dal canto suo, il fotografo ungherese André Kertész ha indagato le sfumature della realtà con un occhio raffinato, alla ricerca di ombre, luci e geometrie urbane che rivelano l’aspetto più introspettivo della vita moderna.

Spostandoci nell’entroterra, a partire da sabato 6 aprile gli spazi della sala Pro loco “Ex asilo Don Matteo del Monte” della cittadina di Monte Colombo, attraverso gli scatti “Tracce di Memoria” sono pronti a “mettere in mostra” le tradizioni contadine della Valconca degli Anni 50. Un susseguirsi di scatti (oltre 50) all’interno dei quali sono raffigurati alcuni giovani del luogo “a bordo” di carri allegorici durante le Feste dell’Uva del tempo nelle località limitrofe. E ancora, raffigurazioni di giovinette, ambasciatrici di prodotti del territorio, come l’uva ed il vino. La mostra, tuttavia, costituisce un’occasione per riflettere anche circa il processo di emancipazione della donna, nonchè preludio ai movimenti degli anni Sessanta e al tempo stesso in merito alle battaglie per l’ottenimento di alcuni diritti, come la pensione per i lavoratori della terra.

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www.riminitoday.it è stato pubblicato il 2025-01-30 17:52:00 da


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