Piantedosi: le risorse destinate alle donne e agli uomini in divisa rappresentano un investimento per il nostro futuro. A loro va la nostra gratitudine
È stato sottoscritto oggi a Palazzo Vidoni, presso il Dipartimento della Funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’accordo di lavoro relativo al personale del comparto Difesa-Sicurezza relativo al triennio 2022-2024.
L’intesa è stata firmata dai Ministri per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, dell’Interno, Matteo Piantedosi, della Difesa, Guido Crosetto, dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, e della Giustizia, Carlo Nordio, insieme alla maggior parte delle rappresentanze sindacali interessate e al capo di Stato maggiore della Difesa, Luciano Portolano, al capo del dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, Giovanni Russo, e ai Comandanti generali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, Salvatore Luongo e Andrea De Gennaro.
L’accordo riguarda le circa 430.000 unità di personale non dirigente delle forze di polizia a ordinamento civile (Polizia di Stato e Polizia penitenziaria), delle forze di polizia a ordinamento militare (Arma dei Carabinieri e Guardia di finanza) nonché delle Forze armate (Esercito, Aereonautica e Marina militare, ivi compreso il personale della Guardia costiera).
Il nuovo contratto riconosce un beneficio medio mensile a regime pari a circa 198 euro, di cui circa 173 per lo stipendio e le indennità fisse e continuative e le restanti per il trattamento accessorio. In particolare, gli incrementi sulla sola parte fondamentale, permettono un incremento stipendiale di circa 100 euro netti per la qualifica di base di ogni corpo e forza (per esempio di agente o graduato), valore che si incrementa via via per le qualifiche superiori. In termini percentuali viene assicurato un incremento del 5,89% per il 2024, del 6,11% per il 2025 e del 6,15% per il 2026.
L’accordo estende inoltre le particolari indennità finalizzate a incentivare specifiche attività dei diversi corpi e forze (es. settore cyber, operatori subacquei, controllo del territorio, equipaggi fissi di volo, indennità ispettiva tributaria, indennità di sezione) e ne istituisce di nuove (unità operative di primo intervento, conduttori cinofili, di presidio territoriale).
Sul piano normativo interviene, fra l’altro, rafforzando casistica e tipologie degli istituti di welfare sociale, a partire dall’allargamento delle ipotesi di licenza, congedi e tutela della genitorialità. Per la Polizia di Stato, in particolare, è stata aggiornata la disciplina in materia di aggregazioni associative.
«Fin dall’inizio abbiamo assunto un impegno chiaro: valorizzare il grande lavoro delle forze di polizia e, al di là delle affermazioni di principio, riconoscere con i fatti l’importante contributo che ogni giorno offrono al nostro Paese – ha sottolineato il ministro Piantedosi- Un impegno che stiamo mantenendo, a partire dal potenziamento degli organici. Per troppi anni la spesa per la sicurezza ha risentito di un approccio miope che ha portato a considerarla solo un fattore di costo. Noi abbiamo deciso di sovvertire questo paradigma nella consapevolezza che le risorse destinate alle donne e agli uomini in divisa rappresentano, al contrario, un fondamentale investimento per il nostro futuro. Questo accordo ne è la prova tangibile e testimonia, al contempo, la nostra gratitudine per tutti coloro che ogni giorno, con dedizione e professionalità, sono in prima linea per garantire ai cittadini sicurezza e legalità».
Maggiori dettagli, con le dichiarazioni dei Ministri firmatari, nel comunicato congiunto.
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