FOGGIA – Disposta una perizia psichiatrica nel processo a Claudio Pesante, 18 anni, foggiano, arrestato il 9 settembre con l’accusa di aver aggredito due infermieri del pronto soccorso che riportarono lesioni al volto e all’anca giudicate guaribili in 20 giorni. Il giudice monocratico ha accolto la richiesta dei difensori, gli avv. Manuela La Cava e Paolo Ferragonio, di processo abbreviato condizionato ad accertare se l’imputato fosse capace di intendere e volere al momento dei fatti; lo psichiatra incaricato nei prossimi giorni visiterà in carcere il giovane; si torna in aula tra un mese per conoscere l’esito della perizia, poi parola a pm e difensori per requisitoria e arringhe, quindi la sentenza. La totale incapacità di intendere comporta il proscioglimento valutando poi l’eventuale adozione della misura di sicurezza di ricovero in una “rems” in caso di accertata pericolosità sociale; il parziale vizio di metà una riduzione della pena.
Pesante risponde di resistenza e lesioni aggravate dall’”aver agito ai danni di esercenti le professioni sanitarie”. Secondo l’accusa, il diciottenne la sera del 9 settembre arrivò in in pronto soccorso in stato di agitazione per la sospetta assunzione di sostanza stupefacente. Il medico prescrisse le analisi del sangue: quando cui un infermiere si accingeva a farle, Pesante gli avrebbe urlato contro “dov’è il medico”, inseguendolo, colpendolo con un pugno al volto e poi con un calcio quando la parte offesa cadde e tentò di proteggersi il viso; intervenne un secondo infermiere colpito con uno schiaffo in faccia. I carabinieri allertati dal pronto soccorso intervennero e arrestarono il giovane; interrogato dal giudice nel processo per direttissima all’indomani dell’arresto, Claudio Pesante si avvalse della facoltà di non rispondere: è il figlio di Francesco, detto “u’ sgarr” ritenuto un affiliato al clan Sinesi/Francavilla della “Società foggiana”, da tempo detenuto.
Un mese fa fu condannato a 1 anno e 6 mesi per direttissima un altro giovane foggiano arrestato dalla Polizia il 10 settembre per gli stessi reati – resistenza e lesioni – con l’accusa di aver aggredito e colpito al volto con il braccio ingessato una guardia giurata in servizio sempre al pronto soccorso.
www.lagazzettadelmezzogiorno.it è stato pubblicato il 2024-10-24 12:07:31 da
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