Foggia, il Consiglio Comunale archivia il programma di housing sociale del 2008


Con deliberazione n. 23 del 15 aprile 2025, il Consiglio Comunale di Foggia ha ufficialmente decretato il superamento del programma di iniziativa pubblica per l’emergenza abitativa originato nel 2008. L’atto, fondato su una dettagliata istruttoria tecnico-amministrativa, ha sancito l’insussistenza di un interesse pubblico concreto e attuale all’attuazione del progetto, avviato ben 16 anni prima, e mai giunto a compimento.

Il programma, comunemente denominato di “housing sociale”, aveva preso forma attraverso tre delibere consiliari (n. 40/2008, n. 42/2009 e n. 52/2010) e si proponeva di realizzare una dotazione abitativa articolata in 372 alloggi sociali da cedere al Comune, oltre a 2.305 alloggi privati e 342 potenziali residenze a carico dell’amministrazione. Il tutto attraverso un accordo di programma in variante allo strumento urbanistico vigente.

Tuttavia, come evidenziato nella relazione tecnica del dirigente dell’Area 6 Urbanistica e Lavori Pubblici, l’iter non ha mai raggiunto l’approvazione formale dell’accordo, mancando i passaggi essenziali previsti dall’art. 34 del D.lgs. 267/2000: la delibera autorizzativa del Consiglio comunale, l’assenso della Regione Puglia, la sottoscrizione del Presidente della Giunta Regionale e la pubblicazione sul BURP. Le conferenze dei servizi del 2013, seppur avanzate, non avevano valore sostitutivo.

La decisione è maturata anche alla luce del contenzioso giudiziario apertosi negli anni seguenti. Tre società proponenti – La Mia Casa S.r.l., Immobiliare RIPAM S.r.l. e META S.r.l. – avevano intrapreso azioni legali contro l’amministrazione comunale per l’inerzia nella definizione dell’iter. Il Consiglio di Stato, pur affermando la necessità di una conclusione formale del procedimento, ha riaffermato l’ampia discrezionalità dell’ente locale in materia di pianificazione urbanistica, escludendo obblighi automatici di approvazione.

Elemento determinante della delibera è stato il mutato contesto urbanistico, normativo, demografico ed economico. I dati aggiornati al 2024 indicano una cittadinanza in costante calo, una capacità edilizia già pianificata sufficiente a coprire il fabbisogno abitativo attuale, e un incremento del 30% dei costi di costruzione rispetto al 2008. Inoltre, sono attualmente in corso interventi pubblici già finanziati per la realizzazione e il recupero di oltre 270 alloggi.

L’amministrazione ha dunque ritenuto non più giustificabile il ricorso ad uno strumento straordinario quale l’accordo di programma. Il Consiglio ha quindi deliberato di non autorizzare la sindaca alla sottoscrizione dell’accordo e di considerare concluso l’intero procedimento, comprensivo delle 27 proposte selezionate, ribadendo che nessuna aspettativa giuridicamente vincolante poteva sorgere in capo ai proponenti, i quali avevano espressamente rinunciato a qualsiasi indennizzo o risarcimento nell’ambito dell’avviso pubblico del 2008.

A cura di Giovanna Tambo.

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www.statoquotidiano.it è stato pubblicato il 2025-05-12 16:40:10 da Giovanna Tambo


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