FOGGIA – Domani entra in vigore l’ordinanza per contenere la malamovida. Una decisione che non viene calata dall’alto. «La questione è stata esaminata in alcune riunioni del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza presso la Prefettura di Foggia, durante le quali si è preso atto del fenomeno della “Mala Movida” e dei suoi effetti lesivi sulla vivibilità urbana, al punto da emettere una specifica ordinanza prefettizia che ha istituito le “Zone Rosse” in alcuni ambiti del territorio del Comune di Foggia per un determinato periodo», spiegano dal Comune che prima di adottare la decisione ha ascoltato le categorie: «Lo scorso 19 febbraio le associazioni di categoria dei commercianti maggiormente rappresentative hanno partecipato unitamente alla sindaca Episcopo, all’assessore alle Attività Produttive Frattarolo, all’Assessora alla Polizia Locale Patano e al comandante della Polizia Locale Manzo e al dirigente del Settore Attività Produttive Affatato ad un tavolo di confronto finalizzato alla necessità di adottare misure volte a contemperare gli interessi pubblici e privati coinvolti, nell’ottica di una più ampia tutela della vivibilità e della sicurezza oltre che del benessere e riposo dei residenti delle zone interessate: si è convenuto, tra l’altro, che tali misure devono essere estese ad un perimetro insediativo omogeneo tale da evitare che le aggregazioni si spostino di qualche decina di metri, alimentando un fenomeno di alterazione della concorrenza tra esercenti attività economiche appartenenti alla medesima tipologia».
L’ordinanza, trimestrale, è restrittiva sulle bevande e gli alimenti da asporto e sulle attività in aree pubbliche dopo la mezzanotte. All’interno dei locali le attività possono proseguire regolarmente. L’ordinanza tuttavia è contestata dall’opposizione: «Non vogliamo assolutamente sottovalutare il fenomeno, anzi bisogna prontamente intervenire, ma svuotare il centro non significa renderlo più sicuro al contrario, potrebbe lasciare spazio al degrado, spegnere i quartieri e colpire duramente il tessuto economico locale già duramente provato. Bisogna rivedere questa ordinanza. Sta per iniziare la stagione climaticamente più mite e chi ha investito nel pagamento del suolo pubblico, nell’acquisto dei dehors esterni all’attività, si vedrà penalizzato di questi investimenti.
Con disparità di trattamento rispetto ai titolari di esercizi pubblici fuori dall’area individuata, esclusi dell’ordinanza, dove tra l’altro ormai si concentra gran parte delle attività di food e beverage. Chi pagherà il prezzo di questa decisione? I commercianti, che vedranno calare gli incassi, e le famiglie, che si ritroveranno in una Foggia più spenta e insicura», affermano i consiglieri di Fratelli d’Italia che poi aggiungono: «Noi siamo assolutamente per il rispetto delle regole, anche perché i residenti devono essere sostenuti con le opportune misure laddove vi sono schiamazzi incontrollati e rumori che ledono la quiete pubblica, ma nello stesso tempo riteniamo altrettanto opportuno avviare un vero confronto le associazioni di categoria e attuare un piano per la sicurezza urbana, basato sul controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine, senza penalizzare il commercio e la vita sociale della città ed evitare che sia leso il diritto dei cittadini onesti a vivere non solo in una città sicura, ma anche dinamica e produttiva.»
«Senza alcuna polemica né sterile contrapposizione ideologica, trovo sorprendente che l’amministrazione abbia scelto una misura di carattere puramente repressivo per affrontare il problema della cosiddetta mala movida. La sicurezza non può essere garantita esclusivamente con ordinanze restrittive, che spesso si rivelano inefficaci e difficilmente applicabili”, dichiara il consigliere comunale De Sabato.
0 Comments