Foggia, uccisero Francesco Traiano nella rapina al suo bar-tabaccheria: al via il quarto processo


FOGGIA – Christian Consalvo l’autista della banda di rapinatori-killer, pur se rimase alla guida della macchina, programmò e condivise coi complici la rapina tanto da prendere parte la sera prima al furto del veicolo da utilizzare, per cui anche lui si prefigurò la possibilità che il colpo a mano armata potesse sfociare in un omicidio, e ne accettò il rischio. Significa che per lui non è ipotizzabile il concorso anomalo in omicidio invocato dalla difesa, e che avrebbe comportato una sensibile riduzione di pena. E’ il punto-chiave delle motivazioni della sentenza dei giudici della corte d’assise d’appello di Bari che lo scorso 13 gennaio ha inflitto 77 anni complessivi ai 4 giovani foggiani coinvolti nella rapina al bar-tabaccheria “Gocce di caffè” di via Guido Dorso e nell’omicidio del titolare, Francesco Traiano, 38 anni. Fu accoltellato a un occhio il primo pomeriggio del 17 settembre 2020; ricoverato in condizioni disperate con lesioni cerebrali devastanti, morì dopo 22 giorni di coma il 9 ottobre. Il 25 febbraio 2021 la squadra mobile arrestò 5 giovani, tra cui un minorenne che sconta che 16 anni quale autore materiale della rapina.

Ormai accertata la responsabilità dei 4 coimputati, il processo ruota sulle pene da infliggere. Annunciato un nuovo ricorso della difesa in Cassazione. Al momento la situazione è questa: 30 anni a Antonio Bernardo, classe ‘97 (difeso dall’avv. Carlo Mari) per concorso in omicidio volontario, rapina, ricettazione e incendio della “Fiat Punto” usata per il colpo: 20 anni a Antonio Pio Tufo, classe 2000 (avv. Ettore Censano) per omicidio, rapina e ricettazione dell’auto; stessa pena per il coetaneo Christian Consalvo (avv. Paolo D’Ambrosio e prof. Franco Coppi) per omicidio e rapina, con assoluzione dal furto dell’auto per mancata querela del derubato; 7 anni a Simone Pio Amorico, classe ’99 (avv. Carlo Alberto Mari) per aver progettato a sua volta la rapina senza prendervi parte, estraneo all’omicidio. Nel bar-tabaccheria dove c’erano Traiano e due dipendenti fecero irruzione Bernardo, Tufo e l’allora minorenne armato di coltello tutti a volto coperto; Consalvo rimase alla guida della “Punto”. Tufo si fermò sulla soglia e scagliò un posacenere contro i dipendenti perché non reagissero; Bernardo e l’ex minore aggredirono Traiano, il ragazzo lo accoltellò, entrambi lo colpirono con calci quando era ormai esanime a terra; la rapina durata meno di 60 secondi fruttò 100 euro e biglietti del “gratta e vinci”

Al momento celebrati 4 processi: la corte assise di Foggia il 15 luglio 2022 inflisse 4 condanne a 98 anni complessivi; la corte d’assise d’appello Bari il 13 settembre 2023 confermò le 4 condanne, ma a 89 anni; la Cassazione il 21 maggio 2024 sancì la responsabilità dei 4 maggiorenni e ordinò un nuovo processo d’appello sulle pene da infliggere; un’altra sezione della corte d’assise d’appello di Bari lo scorso 13 gennaio ha inflitto pene per 77 anni.

Una delle tesi difensive era, e resta per il solo Consalvo, quella del concorso anomalo in omicidio, ossia reato diverso da quello voluto. Secondo i legali, i maggiorenni non potevano immaginare l’evoluzione del raid e che il minore avrebbe accoltellato Traiano. Per giudici e Cassazione, invece, Bernardo e Tufo sapevano che il complice minorenne impugnava un coltello, per cui sono colpevoli di concorso in omicidio volontario in quanto gli sviluppi tragici della rapina erano da loro prefigurabili e ne accettarono il rischio. Quanto a Consalvo anche lui vide il coltello in mano al minore, ma rimase alla guida dell’auto: il nuovo processo d’appello – disse la Suprema Corte – doveva verificare se anche lui poteva prefigurarsi che la rapina sarebbe sfociata in omicidio, il che segna la differenza tra omicidio e concorso anomalo. E’ quanto sostengono gli avv. D’Ambrosio e Coppi: peraltro col riconoscimento del concorso anomalo, Consalvo avrebbe avuto diritto a un duplice sconto di pena perché venendo meno l’aggravante del nesso teleologico (aver commesso l’omicidio per portare a termine la rapina) doveva essergli ridotta la condanna di un terzo per aver chiesto durante l’udienza preliminare il giudizio abbreviato che fu negato proprio per l’aggravante.

La corte d’assise d’appello pur riducendo la pena a Consalvo e a Tufo a 20 anni riconoscendo le attenuanti generiche prevalenti sulle aggravanti, ha escluso per Consalvo la sussistenza del concorso anomalo. “Le modalità della rapina sono indice della programmazione di un’azione violenta” scrivono in motivazione i giudici “la cui degenerazione in omicidio non era soltanto prevedibile in concreto, ma fu messa in conto anche da Consalvo che accettò il rischio che tale evento potesse verificarsi. Consalvo ebbe una partecipazione attiva alla programmazione della rapina; fu lui la sera prima a rubare” (insieme al minore) “l’auto usata per il delitto. L’imputato era stabilmente inserito in un gruppo di giovanissimi dediti alle rapine; nel suo smartphone furono trovate le foto scattate 50 minuti prima del colpo che ritraevano in un box luogo di partenza del gruppo d’azione, tre dei rapinatori, tra cui Consalvo col volto travisato da un passamontagna. Sicuro valore indiziario della previsione e accettazione del rischio di degenerazione della rapina ha poi la consapevolezza di Consalvo dell’utilizzo da parte del minore di un coltello nel momento in cui uscì dall’auto. Sicché l’azione del minore, seppure spropositata e connotata da inaudita ferocia, non può considerarsi del tutto imprevedibile, frutto di un raptus omicida” che Consalvo non avrebbe potuto prevedere. “Si deve invece ritenere che il minore, d’accordo con i complici, fosse deciso a portare a termine la violenta azione predatoria programmata, anche a costo di usare il coltello”. Consalvo è quindi responsabile a sua volta di concorso in omicidio volontario: “in questo caso il concorso anomalo non è ravvisabile”.

Leggi tutto l’articolo Foggia, uccisero Francesco Traiano nella rapina al suo bar-tabaccheria: al via il quarto processo
www.lagazzettadelmezzogiorno.it è stato pubblicato il 2025-04-30 10:13:10 da


0 Comments