AUSTIN (Texas) – Volendo abusare di un cliché hollywoodiano, in Texas vince sempre chi spara per primo. E così è stato nella Sprint Race di Austin, che ha visto Max Verstappen partire bene e condurre in testa tutti i diciannove giri, con Charles Leclerc che ha tentato la sortita rimanendo tuttavia “tappato” dal Campione del Mondo della Red Bull, e venendo acchiappato al lazo da Lewis Hamilton, capace di accaparrarsi il secondo posto. Così alla partenza e così all’arrivo: primo Max, secondo Lewis, terzo Charles. Meno “sprint” la Sprint di Carlos Sainz, rimontato dagli inseguitori e alla fine solo sesto al traguardo, in una nottata italiana cominciata facendo a sportellate e finita con poca gomma per difendere un piazzamento potenzialmente migliore. Tralasciando la vetta della classifica, per i due ferraristi quasi appaiati il sogno di riacciuffare Hamilton e Alonso nelle ultime cinque gare del Mondiale è ancora possibile: si corre alle 21.00 nel Gran Premio vero e proprio, con Leclerc primissimo in griglia seguito dal duo britannico Norris-Hamilton; Sainz parte quarto, davanti al duo dei penalizzati Russell-Verstappen: lo scudiero della Mercedes è stato sin qui protagonista di un weekend da incubo, prima retrocesso nelle qualifiche shootout e poi di nuovo colpito da 5 secondi di penalità durante la gara Sprint; quanto a Max, il giro che gli era valso la “pole” davanti a Leclerc per 5 millesimi gli è stato cancellato per la bizzarra regola sui “track limits”: una regola che qualche volta dà e qualche volta toglie, nella speranza che venga tolta e basta. E che senza alcun dubbio il Campione del Mondo userà come motivazione speciale stasera in gara.
22 ottobre 2023
Sainz, sull’altra rossa, parte quarto: davanti al duo dei penalizzati Russell e il campione del mondo
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