L’impegno di Gruppo Altea, leader nel settore energetico, a favore delle imprese e del territorio
In questi ultimi anni l’impennata del prezzo dell’energia elettrica ha messo in ginocchio tante realtà imprenditoriali del comparto agricolo, sfide impegnative dovute anche ad un processo innovativo in continua evoluzione che ai giorni nostri si è reso indispensabile per affermarsi all’interno di un mercato sempre più concorrenziale. E cosi negli anni l’utilizzo dei mezzi a guida autonoma sono diventati ossigeno per garantire una produzione a passo con i tempi (vedi l’impiantista automatizzata, la distribuzione dei fitofarmaci, ect…). Per queste ragioni una tecnica ormai collaudata è sicuramente la tecnologia fotovoltaica che ha permesso di accrescere la sostenibilità aziendale migliorando le performance energetiche e evitando così il consumo di suolo. Quando parliamo di fotovoltaico agricolo e bene fare due nette differenze di metodologie che stanno prendendo piede nel nostro paese: gli impianti agrisolarie gliimpianti agrivoltaici.Sebbene entrambi abbiano in comune l’obiettivo di efficientamento energetico del comparto agricolo, presentano delle sostanziali differenze, prima fra tutte l’utilizzo del suolo. In sostanza, la prima evidente differenza tra agrovoltaico e agrisolare sta nel fatto che il primo prevede l’installazione di pannelli solare a terra e il secondo su tetto.
IMPIANTO AGRISOLARE
Rientrano in questa categoria tutti i progetti nati o pianificati nell’ambito dei bandi PNRR “Parco Agrisolare”. Questi impianti vengono installati sui tetti degli edifici ad uso produttivo nei settori agricolo (serre comprese) zootecnico o agroindustriale. Gli incentivi elargiti sono contributi a fondo perduto sulla spesa effettuata, la cui intensità varia a seconda del tipo di intervento e del tipo di azienda richiedente. Gli interventi ammessi sono l’acquisto e la posa in opera di pannelli fotovoltaici su tetti e coperture, per una potenza compresa tra i 6 kWp e i 1.000 kWp. A ciò si possono aggiungere, però, impianti d’accumulo, colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, lavori di rimozione e smaltimento dell’amianto dalle coperture, realizzazione dell’isolamento termico dei tetti e la creazione di un sistema di aerazione.
IMPIANTO AGRIVOLTAICO
Sono impianti che adottano soluzioni integrative innovative, ma in questo caso gli impianti sono a terra, in posizioni sopraelevate rispetto alle colture o comunque tali da consentire la continuità delle attività agricole. Questo binomio punta a creare ecosistemi in grado di innescare benefici a cascata per le colture, il territorio, la biodiversità e le comunità locali. La ricerca ha dimostrato che gli impianti agrivoltaici possono migliorare la resa agricola mitigando gli effetti climatici proteggendo il suolo nelle ore più calde grazie ad un ombreggiamento parziale. Il terreno risulta così meno stressato e riesce a mantenere una maggiore umidità. Di conseguenza i campi avranno bisogno di meno acqua. Ma i pannelli possono anche offrire protezione in caso di condizioni meteo avverse. I vantaggi del fotovoltaico agricolo integrato hanno convinto il Governo ad inserire nel PNRR un investimento dedicato da 1,1 miliardi di euro con cui sostenere il comparto. In base al decreto ministeriale, approvato ad aprile 2023, attraverso due bandi verranno assegnati i nuovi incentivi per l’agrivoltaico avanzato. La misura prende la forma di un doppio beneficio: da un lato fornirà un contributo in conto capitale nella misura massima del 40% dei costi ammissibili e dall’altro una tariffa a valere sulla quota di elettricità prodotta e immessa in rete. Due i contingenti messi in gara a breve, uno destinato al solo comparto agricolo per impianti agri-fv fino a 1 MW di potenza; uno aperto anche alle associazioni temporanee di imprese composte da almeno un soggetto del comparto agricolo per impianti di qualsiasi potenza.
GRUPPO ALTEA
Per accedere agli incentivi messi a disposizione del Governo tantissime aziende hanno deciso di affidarsi a dei partner presenti nel settore dell’energia rinnovabile come il Gruppo Altea (società leader di servizi energetici) fondata nel 2009 su intuizione dell’ingegnere Stefano Finocchiaro (attuale amministratore) e con sedi a Trento e Catania. Grazie ad una serie di progetti Gruppo Altea sfrutta al meglio l’innovazione tecnologica ed il sogno di vedere una Sicilia sempre più «green». La società è impegnata oggi, a trasformare la transizione energetica in una trasformazione anche culturale, dando la possibilità di conoscere i vantaggi e le opportunità del fotovoltaico agricolo in tutte le sue forme, proponendo le soluzioni più efficienti e all’avanguardia. Lo sa bene Cantina Chitarra (cooperativa produttrice di vino) che affidandosi al Gruppo Altea è riuscita ha far diventare il loro sogno in realtà. Un impianto agrisolare installato sul tetto della sede di Marsala (TP) oggi può contare di ben 222 moduli fotovoltaici da 540 W di potenza singola e tre inverter da 36 kW ed un impianto in grado di produrre 168.000 kWh l’anno riuscendo ad ottimizzare di gran lunga i costi elevati delle bollette elettriche che ormai rimangono per l’azienda un lontano ricordo.
livesicilia.it è stato pubblicato il 2023-11-20 00:01:00 da OnlineNews
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