Fulmine, Patrizia Sarao: “I clienti ci hanno emozionate, al nostro posto una realtà che ritengo un valore aggiunto”

Fulmine, Patrizia Sarao: “I clienti ci hanno emozionate, al nostro posto una realtà che ritengo un valore aggiunto”


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Fulmine chiude, dopo sessantaquattro anni di onorata attività. Almeno una volta nella vita ogni spezzino si è ritrovato a consultare le immense vetrine e si è affidato alla competenza del personale, e del compianto Roberto Sarao, per scegliere tutto il necessario tra biancheria e abbigliamento per la propria casa oppure per la vita di tutti i giorni.  Un nome diventato un punto di riferimento, un’attività  che proprio l’anno scorso ha ricevuto la targa “Bottega storica”. Da giorni sulle immense vetrine compare il cartellone che conferma la chiusura e un messaggio: “Un ringraziamento speciale va alla storica clientela che ci ha accompagnato per oltre 60 anni”.

 

 

Anche in questa storia c’è un finale, come si diceva qui, e che accompagna la fine di un’era e stupisce tanti spezzini. Patrizia Sarao, proprietaria e figlia di Roberto, spiega la scelta di chiudere comprendendo anche lo smarrimento di numerosi clienti. “Ci ha piacevolmente emozionato – spiega – e comprendiamo anche il dispiacere perché questa attività rappresenta una memoria storica della città. Mio padre aprì nel 1960 e non sappiamo come mai decise di chiamarla ‘Fulmine’ forse perché rappresentava una sua e oggi mia caratteristica (ride, NdR). La scelta di chiudere è personale, c’è stato un contatto con un’azienda italiana molto importante che permetterà una valorizzazione. Se non ci fossero state le caratteristiche adeguate avremmo continuato a lavorare, non è questo il caso e quindi ho pensato: perché no?”.

Sull’attività che subentrerà la riservatezza resta massima anche se Sarao è molto fiduciosa: “Spero che a questo nuovo arrivo il lavoro non manchi e a tutti dico che è stata fatta una scelta basata sul rinnovamento che interesserà anche la struttura dell’attuale negozio, i lavori cominceranno con l’anno nuovo. Fino ad oggi come negli ultimi undici anni io, mia madre Anna Maria Camisa e le attuali collaboratrici Mara Maranca, Raffaella Caruso, Giulia De Maria e Giuliana Niccolini abbiamo fatto il possibile. Un pensiero va anche a Brunella Maggiali e Silvano Maracci per essere stati parte dello staff. Posso dire di essere contenta di aver realizzato questa opportunità”.

 

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www.cittadellaspezia.com è stato pubblicato il 2024-11-28 09:09:04 da


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