Ormai la protesta è quasi quotidiana; da una parte all’altra del territorio i cittadini segnalano disservizi con l’erogazione del ricercato liquido.
Mai negli ultimi quarant’anni la città aveva sofferto per la carenza d’acqua come sta soffrendo in questo ultimo periodo. E non centra nulla la cronica assenza di pioggia che interessa gran parte dell’Italia meridionale, si tratta più semplicemente a nostro avviso di un problema di cattiva gestione.
Quando manca l’acqua, quando cioè i pozzi sono vuoti come avveniva molti anni addietro, non ce n’è per nessuno, tutti sono sulla stessa barca come direbbe Papa Francesco. Nella nostra città non avviene questo, ci sono zone dove l’acqua non è mai mancata, altre dove i cittadini sono costretti la notte a riempire i recipienti anziché dormire, ed altre zone dove inspiegabilmente non arriva più acqua e nessuno ha il buon senso di avvertire la gente, o ancora meglio approntare un servizio d’urgenza con autobotti.
Per una estate intera molti cittadini di Corso Matteotti si sono lamentati per la mancanza d’acqua. Idem Marina di Patti ed altre zone. Nella frazione Case Nuove Malluzzo, ad esempio, è da venerdì che non c’è acqua nelle tubazioni. Nessuno si è degnato di avvertire, né con un avviso sul sito del Comune, né sui social, né con il dispositivo che invia messaggi vocali sul telefono. Niente di niente.
Poi, nel momento in cui i cittadini esasperati incominciano a lamentarsi del problema magari scrivendo un post sui social ecco che gli squadristi del web partono all’attacco dei poveri residenti che chiedono solamente di potersi lavare, di avere garantito quel servizio per il quale pagano profumatamente il Comune.
Come se non bastasse, dopo che la polemica è montata ecco che alle 18:15 della domenica giunge sulla pagina social del Comune un avviso anonimo (solitamente è il settore Manutenzioni a firmare i pochi avvisi di interruzione idrica) con il quale “il Comune informa che per problemi tecnici all’acquedotto è stata interrotta l’erogazione idrica nella frazione Case Nuove Malluzzo. Il problema dovrebbe essere risolto entro domani. Se dovesse protrarsi il servizio verrà garantito tramite autobotte. Per informazioni e per prenotare l’autobotte è possibile contattare l’ufficio Acquedotto al ….”.
C’è da chiedersi chi è che di domenica pomeriggio, esclusivamente sulla pagina social del Comune, non una riga sul sito istituzionale dell’Ente, come se i cittadini fossero obbligati ad utilizzare i social, va ad inserire un tale avviso, che non chiarisce comunque quale sia il problema. Per informazioni chiamare al numero …, ma logicamente di domenica non risponde nessuno, e a volte neanche durante la settimana. Non si tratta di un guasto, si parla di problemi tecnici. Cioè? Abbiamo chiesto all’intelligenza artificiale cos’è un problema tecnico, e così ci ha risposto:
“Un problema tecnico è un inconveniente che si verifica in un sistema, dispositivo o processo, causando malfunzionamenti o impedendo il corretto funzionamento. Può riguardare hardware, software, rete o procedure operative. Questi problemi possono manifestarsi come errori di sistema, guasti meccanici, malfunzionamenti delle applicazioni o difficoltà di connessione. Risolvere un problema tecnico richiede spesso un’analisi approfondita per identificare la causa e implementare una soluzione appropriata”.
Sui problemi si interviene immediatamente, non si aspetta quattro giorni per risolverli lasciando la gente senza acqua. Ma soprattutto non si mandano in avanscoperta i censori dei social a criticare i cittadini, a segnalare post su Facebook che segnalano disservizi, che chiedono di usufruire di un servizio (dove mandare non significa chiamare qualcuno e dirgli di fare qualcosa, ma non intervenire quando i soliti noti prendono le difese di un’amministrazione comunale che ha le capacità di farlo da sola, se necessario. Questo avviene ad altre latitudini, ben lontane dal nostro sistema democratico.
Solo quale promemoria, ricordiamo all’attuale amministrazione comunale che a sceglierla sono stati solamente il 24,7% degli elettori, e questo significa che oltre tre quarti di cittadini pattesi, 8962 elettori per la precisione, non hanno votato per l’attuale primo cittadino. Una riflessione a tre anni dalle elezioni sarebbe forse auspicabile (per quelli bravi con i numeri, l’11 ottobre sono 3 anni da quando si è votato, e non due anni e mezzo).
Alle prossime elezioni, tra due anni, non sarà giudicato dai cittadini solo l’operato dell’amministrazione del sindaco Bonsignore, ma tutti coloro che sono stati eletti, quindi anche i consiglieri di opposizione. Per questo motivo sarebbe opportuno che l’opposizione consiliare iniziasse a fare un pò di quello per cui è stata votata, cioè oltre all’indirizzo verso chi governa anche il controllo sull’operato. Cosa è successo veramente? Quale è questo problema tecnico che ha bloccato l’erogazione idrica in questa parte del territorio? Ci volevano realmente quattro giorni per risolvere un problema tecnico? Ed infine chi ha inserito quell’avviso sulla pagina social del Comune? Si, è importante anche sapere chi inserisce questi avvisi, di domenica. Sembra infatti un voler rispondere a tono alle giuste lamentele dei cittadini, e questo non è tollerabile.
www.pattionline.it è stato pubblicato il da [email protected] (Domenico Pantaleo)
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