Crotone – Si sono ritrovati questa mattina davanti la sede della Prefettura i lavoratori dell’Abramo Cc che hanno partecipato allo sciopero nazionale indetto in diverse città d’Italia. Un sit-in per accendere i riflettori sulla vicenda che riguarda Tim e che coinvolge di fatto tutti i call center.
«Tim – spiega Giovanni Casiere della Uil – sta operando una politica di tagli verso tutti gli outsourcer e verso tutti i suoi fornitori. Tagli pesanti – spiega ancora – circa il 40% del lavorato mensile, che riguardano soprattutto Abramo che già si trova in una situazione difficile. Questo vuol dire circa 13 giorni di cassa integrazione ogni mese che pesano mentalmente ed economicamente sui lavoratori».
Questa mattina il sit in con i lavoratori Abramo e la loro richiesta di non cessare il lavoro e, in attesa che una rappresentanza fosse ricevuta dal Prefetto Franca Ferraro, è stata ribadita la necessità di trovare soluzioni concrete alle problematiche non solo del settore ma anche e soprattutto dell’azienda crotonese che da qui, vent’anni fa, ha iniziato a costruire anni di successo. «Chiediamo – aggiunge Casiere – di concretizzare quello che è stato detto durante le riunione anche con il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto». I sindacati attendono ora di capire cosa prevede il protocollo d’intesa annunciato dal Governatore che che dovrebbe garantire un futuro lavorativo nella Pubblica Amministrazione ai dipendenti.
Presenti davanti alla Prefettura anche il presidente della Provincia di Crotone Sergio Ferrari, il primo cittadino Vincenzo Voce, oltre le tre sigle sindacali. Una rappresentanza di dipendenti, dunque, ha incontrato il Prefetto, la quale si fa carico delle loro istanze da presentare al Ministero.
«Il nostro lavoro merita rispetto e dignità» – hanno ribadito i lavoratori presenti, ai quali non basta l’impegno del Ministero delle Imprese e del Made in Italy con la convocazione di un tavolo da parte del ministro Urso il prossimo 26 marzo. «Con il lavoro portato all’estero Tim sta fallendo» hanno ribadito in coro, mentre la “digitalizzazione presso le Pubbliche Amministrazioni” rimane un annuncio, ma i dipendenti vogliono vedere nero su bianco. Sono mille dipendenti in Calabria, 600 solo a Crotone. E, questa mattina, erano davvero in molti a far sentire la propria voce.
www.crotoneok.it è stato pubblicato il 2024-03-18 11:42:02 da Redazione
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