I giovani incontrano la Costituzione, convegno in prefettura a Brindisi

La scuola e in generale i sistemi formativi hanno un ruolo decisivo nell’apprendere e nel fare propri, da parte dei più giovani, i valori alla base della Costituzione. E’ questo l’aspetto di fondo emerso dalla ricerca scientifica “I giovani incontrano la Costituzione”, illustrata questa mattina nella prefettura di Brindisi nell’ambito di un convegno con studiosi ed esperti, concluso dal prefetto Luigi Carnevale.

Il lavoro, curato dalla Fondazione nazionale tra i Cavalieri di Gran Croce e dalla Rete Urbana delle Rappresentanze, è stato presentato davanti a una delegazione di studenti della scuole superiori del capoluogo, a ciascuno dei quali è stata donata una copia della Carta costituzionale. La ricerca infatti è stata realizzata proprio per loro, i ragazzi, allo scopo di promuovere i principi costituzionali per rendere – con le parole del costituzionalista e giudice costituzionale Valerio Onida, scomparso nel 2022 – “il testo della Costituzione coscienza diffusa, accettata, rispettata e condivisa realizzando dall’insieme di individui una collettività“.

Al convegno, aperto dai saluti del presidente della Fondazione, Claudio Gorelli, sono intervenuti Attilio Pisanò, professore ordinario di Filosofia del Diritto di Unisalento, che ha affrontato l’argomento “Attualità e rilevanza dei principi fondamentali della Costituzione”; Giuseppe Roma, presidente della Rete Urbana delle Rappresentanze, che ha esposto la ricerca; Maria Vittoria Dell’Anna, professoressa associata di Linguistica Italiana della stessa Unisalento, che ha sviluppato il tema “La lingua italiana nella Costituzione”, coinvolgendo la sala in una riflessione sulla tecnica di scrittura utilizzata nella redazione della Carta costituzionale.

Quella stessa Carta “scritta da donne e uomini che avevano affrontato sofferenze indicibili e sperimentato il volto disumano dei regimi dittatoriali”, ha evidenziato chiudendo i lavori il prefetto Carnevale, e che “nasce, quindi, da un desiderio di pace e di democrazia che sono state faticosamente conquistate e vanno faticosamente difese”.