TERAMO. In mille in strada sotto la pioggia per chiedere le aule dopo che la loro scuola è stata precauzionalmente sequestrata perché ritenuta pericolosa. Loro sono studenti, alunni, genitori, insegnanti e impiegati del Convitto e Liceo classico Delfico. Tutti a protestare per richiedere immediate soluzioni alternative e non “spezzatino” o “tampone”: un diritto alla scuola sicura e funzionante.
“Scuola sì ma non così’; “Il Delfico non può morire”; “Senza scuola nessun domani, il sapere non si sequestra”: alcuni degli slogan sugli striscioni che hanno accompagnato il corteo per le vie del centro, fino all’ingresso della storica sede in piazza Dante. Mentre nell’aria risuonavano le note e le parole di “Il Delfico non può morire”, la canzone scritta dall’insegnante Simonetta Sacripanti e urlata dalle centinaia di ragazzi in strada. «Scuola chiusa, sequestro pesante, sequestro di sogni, vagano anime per le strade di una città che sta morendo, scompare un faro, un punto di riferimento» e poi ancora «scoramento nei volti» e «sogni spezzati», recita il brano.
Per il Delfico sono per ora stati individuati spazi temporanei, ma a preoccupare di più è la gestione sul lungo periodo. La manifestazione ha poi trovato riparo dalla pioggia sotto il tendone che ospiterà il XXIX Premio Di Venanzo.
L’articolo I mille del Delfico: “Senza scuola nessun domani” / FOTOGALLERY – Teramo
www.ilcentro.it è stato pubblicato il 2024-10-08 20:24:16 da
0 Comments