Il Como guasta la festa alla Lazio

Il Como guasta la festa alla Lazio


Un pareggio che sa di impresa. Il Como di Fabregas guasta la festa alla Lazio, che voleva celebrare all’Olimpico i suoi 125 anni rialzando la testa dopo l’indigesta sconfitta nel derby di Roma. 

Ma alla fine, tra i padroni di casa che sono pur sempre quarti in classifica e i lariani che lottano per uscire dalla zona pericolosa, arriva solo un 1 a 1 che, se da un lato, certifica il calo laziale – con appena 5 punti raccolti nelle ultime 5 partite giocate –  e un rendimento non certo da Champions, dall’altro consente al Como di proseguire la striscia positiva aperta nello scontro diretto contro il Lecce e presentarsi al meglio alla sfida contro il Milan.

Pronti, via: a cercare di rovinare il clima ci prova subito Nico Paz che indossa i panni del guastafeste e prima sfiora il gol con un tocco sotto che scavalca Provedel ma non trova i pali, poi con un sinistro a giro che esce di pochissimo alla sinistra del portiere biancoceleste. Lo spagnolo si rivela un problema per la Lazio fino a quando non è costretto a uscire per un Intervento duro di Gigot sulla caviglia. Con il suo giocatore di maggior talento out il Como allenta la pressione, perde pericolosità offensiva e la Lazio al 34esimo dimostra il cinismo delle grandi squadre, passando alla prima occasione utile grazie a Dia, bravo a trovare l’angolino alla destra di Butez tra i pali e interrompere un digiuno che durava da due mesi.

L’avvio della ripresa ricalca quello del primo tempo con il Como a spingere e la Lazio in sofferenza. Tanto che serve Gigot a salvare quasi sulla linea di porta il pallone che, colpito da Dossena, stava per infilarsi all’incrocio dei pali. La Lazio non c’è, Pellegrini già ammonito rischia il secondo giallo per una trattenuta evidente su Diao. A prendere il rosso è, invece, Tchaouna, autore di due falli da cartellino giallo in un minuto che complicano, per la Lazio, una partita già di per sé difficile. Baroni corre ai ripari togliendo Lazzari e Pellegrini per inserire Marusic e Tavares, Isaksen in contropiede ha l’occasione per chiuderla ma Butez si supera.

Fabregas capisce che puo’ osare, fuori Moreno e dentro l’ex giallorosso Belotti, aumentando il peso offensivo bastano 3 minuti al Como per pareggiarla, con Cutrone che quasi si inginocchia, sul cross di Strefezza, per depositare il pallone dell’1-1 alle spalle di Provedel. E’ il 72esimo. Eppure la Lazio avrebbe la chance clamorosa per andare
ancora avanti ma Dia ostacola Guendouzi davanti alla porta con il francese che calcia male lasciando invariato il risultato fino al fischio finale.

Che sancisce come, il 2025, per i biancocelesti, sia iniziano con il piede sbagliato. Al contrario di quello della squadra di Fabregas, imbattuta all’Olimpico e pronta al derby lombardo contro il Milan tra 4 giorni. 

“Me ne vado arrabbiato per il risultato, sono due punti persi. Ma sono orgoglioso della performance della squadra. Siamo una squadra giovane, che sta facendo passi in avanti. Per tanti era la prima volta all’Olimpico, loro avevano alcune assenze ma oggi potevamo competere contro di loro anche senza Perrone o con l’infortunio di Nico Paz, che ha una caviglia molto gonfia ora e vedremo se recupererà”. Così Cesc Fabregas, tecnico del Como, non nasconde la delusione per il pareggio contro la Lazio.
“Noi vogliamo sempre attaccare, ma ci è mancata un po’ di maturità nel finale. Loro potevano farci male solo in contropiede nel finale, noi dovevamo palleggiare e attaccare
l’area non facendoli uscire più. Stiamo crescendo e non posso chiedere che tutto sia perfetto”, prosegue lo spagnolo. Infine una riflessione sul calcio italiano nel quale “conta
solo il risultato. Magari fai una buona performance ma vieni massacrato se non fai risultato. Io voglio giocatori giovani, con coraggio, talento e intelligenza. Io alleno per essere soddisfatto di vedere la squadra giocare come io vedo il calcio. La paura dell’allenatore è oggi di far giocare i giovani perché magari si perde e ti mandano via. Anche io sto crescendo, come la squadra, imparo giorno dopo giorno e sono fortunato ad avere questo gruppo”, conclude. 

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www.rainews.it è stato pubblicato il 2025-01-10 23:33:00 da


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