il dolore di un padre

il dolore di un padre


PALERMO – “Non si può morire così, uccisi come gli animali”, dice Giacomo Miceli, il padre di Andrea una delle tre vittime della strage Monreale. Non smette di piangere assieme alla moglie, Giuseppina Venturella, all’obitorio dell’ospedale Civico di Palermo.

“Chi è stato si deve costituire, mio figlio e gli altri due ragazzi meritano giustizia. Lo dico anche alle famiglie che non sono riusciti a educarli”, aggiunge in una sorta di appello rivolto a chi ha assassinato il figlio. Non sa ancora che qualche ora dopo sarà fermato un diciannovenne del rione Zen di Palermo.

“Erano tutti e tre bravi ragazzi con una vita davanti”, dice quando viene a sapere che il figlio ha probabilmente messo in salvo la fidanzata, facendola salire in macchina, e ha tentato di fermare la violenza di chi si stava scagliando contro il cugino Salvatore Turdo. Così raccontano alcuni testimoni della rissa finita a pistolettate. Un ultimo e drammatico gesto di amore e altruismo che gli è costato la vita. I cugini, figli di due sorelle, erano legatissimi, lavoravano nell’impresa edile del padre di Giacomo Miceli.

“Non ci sono parole mio adorato figlioccio, ma soltanto dolore e delusione”, scrive Marco Parlato. Anche il suo pensiero si rivolge subito ai responsabili: “Si alzano la mattina, vogliono comandare. Tolgono la vita a figli, amici, fratelli, solo per dimostrare di essere forti. Avete tolto l’amore di tre figli alle loro famiglie”.

Vite spezzate all’improvviso. Un attimo prima Miceli festeggiava il compleanno della nipotine e un attimo dopo veniva freddato a colpi di pistola. “Ricordo ancora la prima volta che chiamandomi zio hai saputo far diventare il mio cuore pieno di gioia – scriveva su Facebook -. Per questo giorno speciale voglio che tu sappia che ti starò sempre vicino e potrai contare sempre su di me”.

Adesso c’è un vuoto. “Di fronte ad un simile evento, la parola più eloquente è il silenzio, i gesti più appropriati, la preghiera e il pianto; questo fatto mi colpisce e genera in me un senso di responsabilità, perché queste morti chiedono e meritano una risposta personale da parte di ciascuno”, commenta l’arcivescovo di Monreale Gualtiero Isacchi, di ritorno da Roma dove ha assistito al funerale di Papa Francesco.

L’articolo il dolore di un padre
livesicilia.it è stato pubblicato il 2025-04-28 06:49:22 da Riccardo Lo Verso


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