Il Lazzabaretto e il bando della discordia. Il Comune apre ai sogge…

Il Lazzabaretto e il bando della discordia. Il Comune apre ai sogge…


ANCONA – Non accennano a placarsi le polemiche relative ai bandi d’assegnazione di Lazzabaretto e Posabaretto. Sulla vicenda torna oggi il gruppo consiliare del partito Democratico, il quale sostiene ora che il bando per il caratteristico chiosco a un passo dall’ingresso della Mole è stato riproposto per far partecipare un po’ tutti i soggetti privati, non solo quelli non-profit come alcune settimane fa l’assessore alla Cultura Marta Paraventi avrebbe assicurato che sarebbe stato. A non far quadrare i conti, diciamo così, anche l’atto che tratta il tutto come un «mero errore materiale». «Quanto accaduto sul bando per la gestione del Lazzabaretto – inizia così il comunicato dei consiglieri comunali del Pd – è un fatto gravissimo che non può passare in cavalleria, come maldestramente tenta di fare l’assessore Paraventi. A questo punto è evidente a tutti, non è stato un “mero errore materiale”, ma si è trattato di una scelta politica deliberata e ben precisa, fatta a posteriori rispetto ad un bando già avviato».

Il Lazzabaretto e il bando della discordia. Il Comune apre ai sogge…Per i Dem infatti «aprire la partecipazione anche a realtà private di natura commerciale, significa tradire quanto assicurato pubblicamente in Consiglio comunale e ai giornali, dove si era garantito che il bando sarebbe stato riservato esclusivamente ad enti del terzo settore». L’accusa alla delegata del sindaco è molto dura: «Le parole dell’assessore Paraventi a questo punto valgono zero, visto che ha sconfessato platealmente le garanzie che aveva dato. Questa inversione di rotta non solo è incoerente con gli impegni presi, ma rappresenta una vera e propria presa in giro nei confronti dei cittadini e degli operatori culturali». Inoltre «l’assessore Paraventi, ancora una volta, si distingue per la sua disarmante leggerezza nel trattare temi fondamentali per la vita culturale della città» e «il suo tentativo di camuffare una scelta politica come un banale errore tecnico non solo è poco credibile, ma anche profondamente irrispettoso e vigliacco». Un atteggiamento che per il Partito Democratico è segno di «deriva: più che rappresentare gli interessi della comunità, Paraventi sembra ormai impegnata unicamente a subire la linea imposta dall’ala più a destra della giunta. O forse anche lei si è ambientata perfettamente nella corrente più a destra dell’Amministrazione. In ogni caso è sempre più evidente che l’assessora si sta rivelando inadeguata al ruolo che ricopre: il suo operato, fatto di retromarce goffe e dichiarazioni imbarazzanti, non è solo politicamente discutibile, ma anche stilisticamente grottesco». In conclusione «ci chiediamo quanto ancora dovranno tollerare i cittadini prima che venga ripristinata un minimo di coerenza e serietà amministrativa? La cultura non è un terreno di manovra per piccoli giochi di potere».

Marta Paraventi e Daniele Silvetti

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www.anconatoday.it è stato pubblicato il 2025-05-17 16:09:35 da


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