“Il Molise è vittima delle incursioni che arrivano dalla vicina provincia di Foggia”

“Il Molise è vittima delle incursioni che arrivano dalla vicina provincia di Foggia”. Lo ha detto oggi la procuratrice di Larino Elvira Antonelli, nel corso della conferenza stampa all’indomani dell’Operazione Champagne, che ha consentito di smantellare una banda dedita ai furti nel basso Molise.

“La nostra è una regione sana, nonostante la vicinanza a questi gruppi criminali, e questa cosa naturalmente è uno stimolo in più di preservazione e tutela di questa zona”, ha aggiunto.

La procuratrice di Larino ha parlato di un tessuto sano, ma “bersagliato dalla criminalità che proviene dalle regioni vicine, la Campania come la Puglia”.  

Le indagini dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Larino hanno permesso di individuare sei persone raggiunte da ordinanza di custodia cautelare, due in carcere e quattro ai domiciliari, accusate di associazione a delinquere finalizzata ai furti di fitofarmaci, beni di prima necessità e alimentari, materiali da costruzione e mezzi di cantiere (autocarri ed escavatrici).

“Questa associazione a delinquere non era radicata nel Molise – ha spiegato la procuratrice Antonelli –. Ancora una volta questa, è un’incursione che viene da fuori ed è stata fermata perché abbiamo visto che, mentre fino al dicembre del 2023 operavano qui da noi, dall’inizio del 2024, probabilmente forti della organizzazione e della forza criminale raggiunta, si sono espansi fino alla provincia di Pescara e nella provincia di Chieti”.

Le indagini sono scattate a seguito della denuncia del proprietario di un negozio che aveva riconosciuto da alcuni particolari, in un’inserzione pubblicata online, la bici che gli era stata rubata a Bonefro, in provincia di Campobasso, il 6 marzo 2023.

Gli inquirenti sono risaliti all’identità dell’inserzionista e, dopo l’acquisizione dei tabulati telefonici, sono stati incrociati i dati che hanno permesso di fare luce su altri episodi.

Si sono avvalsi anche di Gps, filmati delle telecamere di videosorveglianza e, quando possibile, intercettazioni.

Sono dieci gli episodi di furti pluriaggravati contestati, “reati satellite rispetto all’associazione a delinquere”, come ha spiegato il pm Marianna Meo. Si riferiscono ad un lasso di tempo di quasi un anno, che va dal 6 marzo 2023 al 27 febbraio del 2024. C’è anche il furto di diverse casse di champagne, da qui il nome dell’operazione.

“Il gip, in sede dell’applicazione della misura cautelare, ha riconosciuto la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza in relazione a cinque episodi (rafforzati dagli esiti delle intercettazioni telefoniche)”, ha aggiunto il pm.  

Alle operazioni hanno partecipato, tra gli altri, anche i carabinieri di Foggia, perché erano tutti soggetti che provenivano dal capoluogo dauno.

La banda è stata seguita e le forze di polizia hanno tentato di fermarla. “Era una famiglia molto ben organizzata, non solo dal punto di vista criminale, ma anche affiatata”, ha spiegato la procuratrice.

Decidevano il posto da visitare, effettuavano sopralluoghi, utilizzavano mezzi propri o comunque riconducibili a loro, individuavano la data e partivano quasi sempre alla stessa ora.

Dopo i furti, riprendevano la strada verso il Foggiano, e su questo tragitto le forze di polizia cercavano di intercettarli. A volte, li hanno intercettati e hanno abbandonato la refurtiva.

Il danno complessivo arrecato da questa serie di furti, ha riferito la procuratrice, è pari a circa 500mila euro.