«Avevamo chiamato “La città che vogliamo” il documento che conteneva il programma elettorale del mandato. A due anni e mezzo possiamo dire che le nostre promesse e i nostri progetti possono diventare realtà con questo bilancio previsionale». L’assessore Gianluca Ceccarelli, con un po’ di enfasi, come lui stesso ha ammesso nel suo intervento, ha presentato così il Dup (documento unico di programmazione) 2025-2027, approdato ora al vaglio del Consiglio comunale.
Un bilancio – il pareggio tra entrate e uscite è fissato a quasi 304 milioni di euro – che tocca molte questioni delicate e attese, che Ceccarelli, assessore al bilancio dallo scorso settembre, ha elencato: il recupero dell’ex Acna, piazza Cittadella, piazza Casali, le ex scuderie di Maria Luigia, il Berzolla, il trasporto rapido di massa. Poi, i progetti di socializzazione nei quartieri periferici, gli avanzamenti dei progetti Pnrr. «Stiamo riorganizzando il sistema di controllo e di gestione operativa dell’ente, con più personale a tempo indeterminato: dal 2023 c’è stato un cambio di trend. In due anni duecento assunzioni a fronte di 130 cessazioni».
Il gettito di Irpef questa volta dovrebbe garantire 307mila euro in più rispetto ad un anno fa ed è stata garantita l’esenzione per tutti i redditi fino a 15mila euro di Isee. Ceccarelli ha esaltato il potenziamento delle attività di contrasto all’evasione fiscale: per il 2025 è previsto un incremento da 750mila a 950mila euro nella previsione di recupero della Tari e una prosecuzione dei controlli incrociati sull’Imu per un importo complessivo di quasi 4 milioni di euro.
L’assessore ha posto l’accento su un cavallo di battaglia del centrosinistra: l’attenzione al welfare, «alle prese con l’aumento dei minori stranieri non accompagnati (143 quelli gestiti nel corso del 2024) e dei lavoratori poveri».
Chiudendo l’intervento, facendo sintesi, Ceccarelli ha rimarcato che questo «bilancio dà piena continuità ai servizi erogati già in corso e risponde alle situazioni nuovi o emergenti». «Il progetto Piacenza inizia a prendere forma, con il cittadino al centro».
APPROCCIO PIU’ MORBIDO DA FDI
Stavolta Fratelli d’Italia, al contrario degli ultimi due anni, potrebbe aver scelto un approccio più morbido sul bilancio. A spiegarlo è stata la capogruppo Sara Soresi. «Da noi emendamenti pratici, di sostanza, chiesti dai cittadini, di buon senso, che possono migliorare la città e la vita di tutti. Non porteremo cose che contrastano con le idee della maggioranza, anche se ci sono perplessità sull’aumento della spesa corrente dell’ente. Riteniamo comunque questa politica di bilancio frutto di una visione miope». Ad esempio? «Tanti project financing, tanti incarichi esterni, ma aumentano le assunzioni di dipendenti». E la capogruppo Fdi ha invitato a controllare ancora le fideiussioni in essere, a partire da Piacenza Parcheggi. Soresi ha riportato poi in aula un presunto gossip elettorale: «il sindaco potrebbe abbandonare la nave a metà strada: stando alle voci, non intende ricandidarsi nel 2027».
TRESPIDI: «LA GIUNTA NON FA SINTESI SUI PROBLEMI»
Massimo Trespidi (Civica Barbieri-Liberi) ha evidenziato il passaggio importante di questo bilancio. «Siamo al giro di boa del mandato. Ascoltando Ceccarelli – è l’intervento di Trespidi – più che il bilancio previsionale sembra un “New Deal”, ma la realtà dice altro. Quando la Giunta dice che la città avanza e che lo si sta facendo insieme ai cittadini…Beh, Cittadella dimostra il contrario». Trespidi ha invitato a concludere i progetti iniziati. «L’Amministrazione sta arrancando, non si riesce a fare sintesi sui problemi della città, ma si rincorrono le urgenze e i ritardi». Il consiglieri, a tal proposito, ha citato l’ex mercato ortofrutticolo, Borgo Faxhall, ex Manifattura Tabacchi, piazza Cittadella, piazza Casali, scuola nel Laboratorio Pontieri, nuovo ospedale, Pug, sistemazione del lungo Po, il “Berzolla”, parco della Pertite, ex ospedale militare, il terminal dei bus nuovo. «Su alcune pratiche ci sono annunci, su altre un avvio dell’iter burocratico, su altre ancora solo il silenzio». Una sottolineatura per gli 11 milioni di euro di incremento per le spese destinate al personale.
APP ATTENTA ALLE SPESE
«Con questo bilancio – ha espresso Luigi Rabuffi (Alternativa per Piacenza) – si apre una fase decisiva, ci avviciniamo alla seconda metà del mandato. Giusto lamentarsi per i soldi in più di Irpef, i 105 euro all’anno chiesti ai cittadini, se si riflette sulle voci di spesa e i problemi emersi in città: piazza Cittadella, Museo di storia naturale, o la vicenda dello spostamento della dirigente Elena Vezzulli». Rabuffi ha invitato i colleghi ad analizzare la questione demografica: Piacenza si presenta sempre più anziana, poco giovane, con tanti nuclei formati da una sola persona.
FOSSATI (PD): «BASSO INDEBITAMENTO, GIUSTO INTERVENIRE SU PERSONALE E GRANDI OPERE»
Unico per ora della maggioranza ad intervenire sul bilancio è il capogruppo del Pd, Andrea Fossati. «Venivamo da politiche di personale di contrazione – ha detto il portavoce dem -, all’inizio della Giunta Barbieri eravamo sotto le 550 unità. Ora siamo a 680. L’aumento Irpef ha comunque tutelato le fasce più deboli della cittadinanza. Abbiamo un indebitamento di 66 euro per ogni abitante, il dato più basso tra tutte le città dell’Emilia-Romagna. Si pensi che la media nazionale è di 1700 euro, se decidiamo di sottoscrivere un nuovo mutuo per riqualificare il Polisportivo è per sistemare una struttura datata».
Fossati ha parlato di «scelte impattanti e importanti» della Giunta. «Andiamo fieri degli investimenti sul welfare, sono cifre importanti: 43 milioni di euro sul sociale, tanto che i sindacati – che non lesinano critiche alla Giunta quando lo ritengono necessario – stavolta hanno apprezzato la manovra. Si stanno portando avanti iniziative importanti su questioni ferme da tempo, non siamo qua soltanto a rattoppare le buche delle strade e dei marciapiedi». La discussione sul bilancio riprenderà lunedì 16 dicembre.
www.ilpiacenza.it è stato pubblicato il 2024-12-10 06:00:00 da
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