MANCIANO. La foto con i “gemelloni” raccolti nel bosco, i porcini da record trovati da Corinto Bulgarini a San Martino sul Fiora, hanno fatto il giro d’Italia.
Sono finiti sui siti Internet delle più prestigiose testate nazionali, tanto erano grossi: tre chili e 200 grammi in un unico fungo con due cappelle e due gambi nati dallo stesso micelio. Attaccati l’uno all’altro.
«Quando l’ho visto non ci credevo – dice Corinto Bulgarini – È stata una gran fortuna». Bulgarini, 85 anni, ride mentre parla al telefono. Con lui c’è il figlio Roberto, vice sindaco del Comune di Manciano e la moglie Lauretta Pellegrini.
È stata lei, cuoca sopraffina, a rendere il giusto merito al marito, quando è arrivato a casa con il porcino da record: dopo averlo pulito ben bene, lo ha cucinato. «Ho preparato il sugo per condire le tagliatelle fatte a mano – dice – il resto l’ho fritto. Era speciale».
È una storia che si perde nel tempo quella che Corinto Bulgarini racconta sorridendo. «Sono sempre stato a San Martino sul Fiora e fin da quando avevo 14 anni vado nei boschi a cercare funghi- dice – Non è che uno s’improvvisa: so dove sono le fungaie e mi diverto a camminare nella macchia». Lui lo sa, ma come tutti i fungaioli che si rispettino, non le rivela.
Pochi giorni fa, però, Corinto poteva collezionare una delusione cocente. «Avevo trovato un porcino gigantesco – dice – ma quando l’ho toccato si è disfatto da quanta acqua aveva assorbito. Ci sono rimasto male. Poi ho voltato lo sguardo e ho visto questi due. Sembravano separati, ma quando sono andato per prenderli, mi sono accorto che avevano un unico gambo che poi si separava».
Raccolto il super porcino, Corinto ha continuato la sua passeggiata mettendo nel paniere non solo funghi ma anche castagne, altra prelibatezza regalata dal bosco. Poi è tornato a casa.
È una vita trascorsa con i ritmi lenti di una frazione come quella di San Martino sul Fiora, quella di Corinto. Dove il lavoro ha sempre lasciato spazio alle camminate nei boschi. «Ho fatto tanti lavori – dice Corinto – ho lavorato in campagna, ho portato il latte». Poi è arrivata Lauretta e i figli Roberto e Rita. E l’impegno all’albergo ristorante “Da Corinto”, tappa obbligatoria per chi ama la cucina maremmana.
Il porcino da record sulle tagliatelle e fritto in padella
Corinto Bulgarini, a 85 anni, si dà ancora da fare nel ristorante che porta il suo nome. In cucina c’è la moglie Lauretta e lui veste, di volta in volta, il ruolo che serve per regalare momenti indimenticabili ai clienti: quello del maitre, quello del cameriere. La cucina invece, è il regno della moglie.
Qualcuno aveva ipotizzato che quel porcino da record fosse pieno d’acqua. «Nient’affatto – prende la parola Lauretta – i gambi erano duri come il legno, le cappelle bianchissime. È stata una gioia cucinarli». Il piatto forte del ristorante mandato avanti dalla coppia di San Martino sul Fiora è la semplicità dei piatti e la qualità dei prodotti.
Da Corinto ci si fermano tanti personaggi del mondo dello spettacolo quando vanno a rilassarsi alle Terme di Saturnia. E chi si siede una volta a uno dei tavoli, poi ci torna. Perché Lauretta continua a preparare i pici a mano, a tirare la pasta per fare le tagliatelle, a cucinare primi e secondi come si faceva una volta.
«Ho fatto lo stesso con questi funghi – dice – Ho tirato la pasta e ho preparato il sugo. Il resto? Fritti». Per la gioia di chi ha potuto assaggiarli, ripensando alla foto di Corinto con la sua scoperta da record tra le mani.
Leggi tutto l’articolo Il porcino da record di Corinto: «L’abbiamo cucinato, era buonissimo»
www.maremmaoggi.net è stato pubblicato il 2024-10-30 19:07:40 da Francesca Gori
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