Il rigore da “Mai dire gol” ha spianato la strada all’Ascoli

Il rigore da “Mai dire gol” ha spianato la strada all’Ascoli

Il rigore da “Mai dire gol” ha spianato la strada all’Ascoli


SERIE B – Dopo aver girato alla “Gialappa’s Band” il penalty annullato e dopo la “macedonia” di Nestorovski, la squadra di Viali chiude il conto con Quaranta e sfiora due volte il tris

Il rigore da “Mai dire gol” ha spianato la strada all’Ascoli

 

di Lino Manni

 

“Mai dire gol” a Lecco. E sì, perché l’episodio del rigore sarebbe stato un classico per la trasmissione televisiva della “Gialappa’s Band”. Eppure sul dischetto del rigore si è presentato Di Stefano, calciatore dal cognome altisonante, a dir poco illustre. Ma non era certo l’Alfredo Di Stefano del Real Madrid degli anni Sessanta soprannominato “Saeta Rubia” capace di vincere otto titoli con la “camiseta blanca” e cinque Coppe dei Campioni. Perchè quello del “Rigamonti-Ceppi”, e non del “Santiago Bernabeu” di Madrid, era Lorenzo Di Stefano, giovane di belle promesse che inciampa sul pallone, lo tocca due volte e segna.

 

Il portiere Viviano esulta subito, l’arbitro annulla, l’Ascoli porta a casa il quinto risultato consecutivo. Episodio determinante. Ho visto un Ascoli battagliero, a volte confusionario ma comunque sempre determinato. Ha rischiato qualcosa in difesa ma Viviano ci ha messo un paio di “pezze” delle sue. Poi, cacchio che tiro… Di Tacchio. Al Lecco è stata servita prima una “macedonia” con Nestorovski, poi l’Ascoli ha approfittato del bonus (il rigore annullato) per chiudere il conto con Quaranta. Il Picchio è andato anche due volte vicino al tris con il calcio piazzato da venticinque metri di Falasco e con Rodriguez che si è si è divorato lo 0-3. Va bene lo stesso. Ed ora sotto con il Parma.

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www.cronachepicene.it è stato pubblicato il 2023-10-22 12:51:14 da Andrea Ferretti