il rischio aumenta con l’età. E il killer è sempre un uomo

il rischio aumenta con l’età. E il killer è sempre un uomo



Più di nove omicidi di donne su dieci hanno come autore un uomo. I nuovi dati pubblicati dall’Istat in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne confermano che la violenza di genere non è un’invenzione della stampa o dei movimenti femministi, bensì un problema drammaticamente reale. Nel 2022 nel nostro Paese si sono contati 322 omicidi, in aumento del 6,2% rispetto all’anno precedente: i morti donne sono state 126, gli uomini 196. Il fatto che gli uomini muoiano di più non deve trarre in inganno perché, spiega l’istituto di statistica, nei casi “in cui si è scoperto l’autore, il 92,7% delle donne è vittima di un uomo, mentre nel caso la vittima sia un uomo nel 94,4% dei casi l’omicida è un uomo”.

I dati dunque ci dicono che gli omicidi sono commessi quasi sempre da uomini, mentre solo sei volte su cento a uccidere è una donna. Se le donne uccise sono state 126, nel 2022 si sono contati 106 femminicidi (definiti come gli omicidi di una donna in quanto donna). Va però rimarcato che anche nei restanti 20 casi l’omicida è stato quasi sempre un uomo. Quanto alle donne uccise nell’ambito della coppia (dunque da partner o ex partner) sono state 61 e a ucciderle è stato sempre un uomo. Gli uomini vittime di partner invece sono stati “solo” otto e in sei casi a uccidere è stata una donna. 

Omicidi volontari di donne e rapporto con l’autore

La situazione per i due sessi presenta evidenti differenze anche dal punto di vista anagrafico. L’età media delle vittime di omicidio registrate nel 2022 è di 45,1 anni per i maschi, mentre per le donne è pari a 55,1 anni. E se per gli uomini il rischio maggiore coincide con le età giovanili o appena mature, il rischio per le donne continua a crescere al progredire dell’età ed è massimo per le fasce più anziane. I dati dunque indicano chiaramente che il problema della violenza sulle donne interessa molto più le persone adulte e più in là con gli anni rispetto ai giovani. 

Un altro dato da rimarcare è che nel 2022 le donne che hanno contattato almeno una volta i Centri antiviolenza sono state 60.751, in aumento del 7,8% rispetto al 2021.

In Italia il numero di omicidi è basso (rispetto alla media Ue)

Guardando ai dati nel complesso va comunque osservato che il livello di omicidi commessi in Italia, pur avendo registrato nel 2022 un aumento rispetto all’anno precedente, è comunque basso se confrontato al contesto dell’Unione europea. Nel 2021 l’Italia occupava il ventiduesimo posto tra i 27 paesi Ue con 0,51 omicidi per 100mila abitanti, a fronte di una media generale di 0,83. “Ovviamente – sottolinea Istat – questi dati vanno confrontati con cautela, in quanto possono esserci differenze metodologiche alla base dei conteggi, tenendo inoltre conto che i Paesi con una dimensione demografica molto contenuta possono presentare tassi molto diversi da un anno all’altro pur a fronte di piccole variazioni del fenomeno”.

Per le sole vittime donne, l’incidenza media degli omicidi nella Ue – calcolata per i 23 Paesi di cui sono disponibili i dati – è pari a 0,60 omicidi per 100mila donne. L’Italia, con 0,39 omicidi per 100mila donne nel 2021, precede solo l’Irlanda (0,28) e Malta, dove non ci sono state vittime donne nell’anno 2021. 


Leggi tutto l’articolo il rischio aumenta con l’età. E il killer è sempre un uomo
www.trentotoday.it è stato pubblicato il 2023-11-24 23:33:30 da


0 Comments