Ingv, conclusa questa fase eruttiva dell’Etna, tre colate in raffreddamento


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La quattordicesima fase eruttiva degli ultimi mesi sull’Etna si è conclusa. Lo rende noto l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, osservatorio etneo, di Catania. L’attività esplosiva dal cratere di Sud-Est ha generato tre colate laviche principali: una si è diretta a sud, una seconda a est, ramificandosi in più bracci, e l’ultima, originatasi alla base del fianco settentrionale del cratere di Sud-Est, si è diretta a nord.

Tutte sono ora in fase di raffreddamento. Il flusso piroclastico si è propagato verso nord-est, raggiungendo la parete nord della Valle del Bove. Nei prossimi giorni l’Ingv effettuerà rilievi sul terreno per la mappatura del deposito. Il materiale fine di colore rossastro prodotto dal flusso piroclastico è stato trasportato dai venti in quota disperdendosi a ovest-nord-ovest, con segnalazioni di ricaduta a Cesarò (Messina) e Bronte (Catania). Attualmente dal cratere di Nord-Est si osservano sporadiche emissioni di cenere che si disperdono in zona sommitale.

Dal punto di vista sismico il tremore è rientrato su valori bassi pur mostrando alcune oscillazioni sui valori medi. La localizzazione del centroide delle sorgenti del tremore ricade nell’area dei crateri Centrali a una quota di circa 2.500 metri sopra il livello del mare. L’avviso per l’aviazione, il Vona (Volcano observatory notice for aviation), emesso dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, osservatorio etneo di Catania, è stato declassato al livello più basso, di colore verde.

L’Osservatorio etneo dell’Ingv rende noto che le immagini delle telecamere del sistema di sorveglianza mostrano, alle 09.24 “un flusso piroclastico probabilmente prodotto da un collasso di materiale del fianco settentrionale del Cratere di Sud-Est”. L’Osservatorio precisa che “il tremore vulcanico ha raggiunto valori molto alti con localizzazione del centroide delle sorgenti nell’area del Cratere di Sud-Est. Anche l’attività infrasonica risulta elevata con eventi localizzati in corrispondenza del Cratere di Sud Est. Il segnale di deformazione della stazione DRUV continua il trend di variazione iniziato con l’attività. Le altre reti di monitoraggio delle deformazioni non mostrano variazioni significative”.

Presidente Regione Schifani: “Monitoriamo, ad ora non ci sono pericoli per la gente”

“Sto seguendo con la massima attenzione, tramite il capo della nostra Protezione civile, l’evolversi della situazione sull’Etna. Il direttore Cocina è in costante collegamento, fin dalle prime ore di questa mattina, con il prefetto di Catania e con i vertici dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia etneo. Il collasso parziale del cratere di Sud-Est, che ha generato un’imponente nube eruttiva alta diversi chilometri e un flusso piroclastico, rappresenta un fenomeno che seguiamo con estrema cautela. Al momento, dai primi rilievi, il materiale non avrebbe superato l’orlo della Valle del Leone e, come mi assicurano, non ci sono pericoli per la gente”. Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani

“Desidero ringraziare – prosegue – gli operatori della Protezione civile, le autorità locali e gli esperti dell’Ingv per l’immediata attivazione dei protocolli di monitoraggio e sicurezza. La Regione è pronta a intervenire, se necessario, con ogni mezzo a tutela della gente e del territorio”. Il capo della Protezione civile regionale, Salvo Cocina, raccomanda la massima precauzione agli escursionisti e invita a evitare l’area sommitale del vulcano fino a nuovo aggiornamento, in considerazione della potenziale evoluzione del fenomeno.

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www.rainews.it è stato pubblicato il 2025-06-02 22:21:00 da


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