I pericoli dell’intelligenza artificiale applicata alla giustizia, ma anche le inchieste sulle stragi di mafia. Sono i temi affrontati dall’ex procuratore di Palermo e Torino Gian Carlo Caselli nella quarta edizione di Seemposium, l’evento organizzato alle gallerie d’Italia per parlare di cybersicurezza
“La macchina che riceva dall’uomo gli input per far funzionare l’intelligenza artificiale può essere utilissima nella raccolta di dati, fornendoli poi al magistrato come materiale su cui fondare il proprio lavoro. ma poi ci sono scelte che il magistrato deve operare”, spiega Caselli.
Predizione dei reati e arresti preventivi, ma anche sentenze da affidare all’intelligenza artificiale anziché ai giudici. Le frontiere della nuova tecnologia hanno già iniziato a invadere il campo della giustizia, ma le prospettive preoccupano un magistrato da sempre in prima linea contro la criminalità come Gian Carlo Caselli.
“Credo che quando si imponesse l’intelligenza artificiale lo Stato dovrebbe rincorrere la crimianlità organizzata che sarebbe più pronta ad adattarsi al nuovo oggi come oggi reclutano a suon di retribuzioni sostanziose fior di cervelli”.
Ne ha parlato durante uno dei panel della quarta edizione di Seemposium, organizzato dalla società cibersecurity Sicuranext alla Gallerie d’Italia. Caselli, in dialogo con l’informatico forense Paolo Del Chicco, ha ammonito sul rischio di delegare alle macchine le decisioni. In giornate importanti come quelle in cui si commemora l’attentato di Capaci in cui persero la vita il giudice Falcone, la sua compagna e uomini e donne della scorta, Caselli torna anche sull’ipotesi di un contributo dell’estrema destra alla stagione delle stragi di mafia.
“Sono strade che devono essere tenute in considerazione come le altre, non dimentichiamoci che Falcone stesso era straconvinto della colpevolezza di Fioravanti per quanto riguarda l’omicidio di Piersanti Mattarella”.
Il ruolo del inventore dei Nar nell’omicidio del fratello del presidente della Repubblica è oggetto di inchieste e polemiche, ma per Caselli lì c’è un primo collegamento
“Se Falcone pensava a questa possibilità e ben lecito che si possa pensare a questa possibilità noi oggi”
Montaggio Claudio Biasiotto
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