La guardia di finanza ha denunciato per contrabbando l’autista di uno dei mezzi pesanti che lo scorso 11 aprile è rimasto coinvolto in un grave incidente sull’A22 in direzione sud, nel tratto tra Vipiteno e Bressanone. Sul posto erano intervenuti numerosi mezzi di emergenza e, tra gli altri, i vigili del fuoco, chiamati a mettere in sicurezza il tratto autostradale e scongiurare un potenziale pericolo di incendio, dovuto al riversamento sulla carreggiata di parte del carburante trasportato su uno dei due camion.
Nel vano di carico dell’autoarticolato infatti c’erano 29 fusti in plastica, ciascuno della capacita di mille litri, pieni di prodotto petrolifero, parte del quale era fuoriuscito a causa del violento impatto. Il quantitativo di gasolio ha fatto insorgere dei dubbi, che ha portato i finanzieri a vederci più chiaro. I militari hanno scoperto come quel trasporto, partito dalla Germania e diretto in Ungheria, non avrebbe dovuto interessare il territorio italiano.
Secondo le fiamme gialle il carico rientra in quello che viene definito “designer fuels”: miscele idrocarburiche formalmente rientranti tra gli oli che, tuttavia, mantengono caratteristiche, in termini di capacità di combustione, analoghe a quelle del gasolio. Il perché? È un espediente per aggirare il sistema di monitoraggio sulle movimentazioni dei prodotti petroliferi, sfuggendo all’imposta su benzina e gasolio.
www.trentotoday.it è stato pubblicato il 2024-04-15 10:42:45 da
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