498 giorni dopo per Stefano Gori ‘l’incubo’ si interrompe. Dopo un anno fermo, terzo portiere nel Monza in Serie A, il nuovo numero 66 dello Spezia è sceso in campo da titolare per proteggere la porta delle Aquile contro la Cremonese, prendendo il posto dell’infortunato Fallou Sarr. “L’impatto è stato buono. Tenendo conto che sono fermo da un anno mi sono trovato bene, a mio agio. I ragazzi mi hanno dato una mano, idem lo staff. Come prima partita è andata molto bene”, racconta. “Per come si è messa alla fine un po’ di rammarico può starci. È stata una partita di attesa quella nostra, sapevamo che dovevamo giocare in casa di una grande. Abbiamo avuto due episodi allo scadere, con il Cesena ci è andata bene, oggi no. Ma usciamo da Cremona con il sorriso“.
Una sfida con Collocolo, l’uomo più pericoloso della Cremonese. Nel secondo tempo un bel tiro disinnescato, mentre nel primo è arrivato il gol. “Sul gol c’è stata una deviazione di Hristov“, rivela Gori. “Paradossalmente fosse stato un tiro diretto nell’angolino probabilmente sarebbe stato più facile per me, perché ci arrivavo con la spinta, invece con la deviazione ho dovuto cambiare genere di parata e la palla si è spostata più in là. “Il tiro nel secondo tempo di Collocolo è stato il più difficile, la palla cambiava traiettoria ed è stato insidioso. Ho solo cercato di togliere la palla dal centro dell’area per buttarla laterale”.
In chiusura una battuta anche su Fulignati, il migliore in campo della partita, che con le sue grandi parate ha negato più volte il gol allo Spezia: “Quando ci sono meno occasioni si dice che il portiere deve farsi vedere il meno possibile. Fulignati è stato molto bravo oggi, si è sempre fatto trovare pronto. Complimenti a lui. Quando ha fatto la parata su Cassata gli ho fatto un applauso dall’altra parte. Tra noi c’è grande rispetto, è sempre bello vedere gesti atletici anche dall’altra parte”, conclude.
www.cittadellaspezia.com è stato pubblicato il 2024-09-15 07:56:59 da
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