Lavoro e integrazione per detenuti e titolari protezione internazionale. Le iniziative a Varese



Due incontri per dare avvio concreto ai protocolli d’intesa promossi dalla prefettura

Al via a Varese, con due convegni ospitati la settimana scorsa nella sala consiliare dell’amministrazione provinciale, il percorso di attuazione dei due protocolli d’intesa siglati il 19 luglio scorso dalla prefettura e altri partner per favorire, rispettivamente, il reinserimento sociale e lavorativo di detenuti, ex detenuti e persone in esecuzione penale esterna e l’inserimento socio lavorativo di cittadini di Paesi terzi titolari di protezione internazionale.

In apertura dei lavori è stata sottolineata l’importanza della cooperazione tra istituzioni, imprese e sindacati, nel primo ambito, e tra le stesse istituzioni, l’area del Terzo settore e le agenzie di servizi, nel secondo, mentre, sul piano operativo, sono stati costituiti per entrambi i protocolli i rispettivi gruppi di lavoro che consentiranno di dare forma concreta alle azioni previste.

Sul tema del reinserimento socio-lavorativo di persone detenute la dottoressa Laura De Gregorio, intervenuta in rappresentanza del magistrato di sorveglianza, ha evidenziato un aspetto particolare della loro situazione osservando come “l’emergenza carceraria non è legata solo al problema del sovraffollamento, ma anche alla tipologia di gente carceraria presente oggi negli istituti penitenziari” e parlando a questo proposito di “detenzione sociale”. “Soprattutto negli istituti penitenziari del nostro territorio, molti dei detenuti presenti nelle nostre carceri non sono “delinquenti di mestiere”, che hanno scelto il reato come stile di vita, ma persone per le quali il reato è stata la risposta sbagliata ad una condizione di emarginazione sociale, di povertà e di disagio”, ha affermato De Gregorio, sottolineando come nei confronti di queste persone “il lavoro può essere un elemento decisivo contro il rischio di recidiva, perché in grado di restituire dignità e speranza.”.

Sulla stessa linea l’intervento del dottor Giuseppe La Pietra, componente del Segretariato permanente per l’inclusione economica, sociale e lavorativa delle persone private della libertà personale operativo da settembre scorso presso il Consiglio nazionale dell’Economia e del Lavoro (Cnel), intervenuto in rappresentanza del presidente del Cnel Renato Brunetta.

Il Segretariato ha il compito di coordinare le azioni di tutti gli attori coinvolti nel processo di reinserimento, con l’obiettivo di creare una rete di servizi e opportunità. In quest’ottica è stato presentato al Parlamento un disegno di legge finalizzato a migliorare l’attuale sistema di governance e favorire l’elaborazione di una politica pubblica nazionale sul lavoro in carcere. Il ddl, ha spiegato il rappresentante del Cnel, prevede tra i punti salienti l’equiparazione salariale, la costituzione di un fondo volontario per progetti di reinserimento, la creazione di una piattaforma informatica che metta in comunicazione imprese e carceri, il potenziamento dei meccanismi per facilitare l’assunzione di detenuti da parte delle imprese.

Proprio a questo proposito, il convegno si è concluso con la stipula di una convenzione tra la casa circondariale di Busto Arsizio e la Grassi Spa, che produce abbigliamento tecnico professionale, con l’obiettivo di offrire opportunità concrete di formazione e lavoro ai detenuti della struttura.

Per quanto riguarda invece l’inserimento socio lavorativo di titolari di protezione internazionale, i partecipanti all’incontro – rappresentanti di istituzioni, associazioni e mondo del lavoro, oltre a un esponente dell’Unhcr, l’Agenzia Onu per i rifugiati – hanno fatto un punto di situazione tenendo presenti le finalità dell’intesa, che punta a facilitare l’ottenimento dei documenti necessari per lavorare, favorire l’accesso al lavoro creando una rete tra imprese, enti di formazione e servizi per l’impiego, semplificare le procedure burocratiche e promuovere l’integrazione sociale, attraverso iniziative per favorire la conoscenza tra le comunità.


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