FOLLONICA. Non ha aspettato che il sindaco Matteo Buoncristiani prendesse una decisione ufficiale ed è stata lei stessa a rassegnare le dimissioni da assessora del Comune di Follonica. MaremmaOggi ha intervistato Eleonora Goti all’indomani del rimpasto di giunta avvenuto a undici mesi dalle elezioni.
Sia Eleonora Goti che Stefano Boscaglia sono infatti fuori dalla giunta Buoncristiani. Sostituiti da Sandro Marrini e Azzurra Droghini.
Goti lascia le deleghe al sociale e alla comunicazione alle quali seguono il piano urbano, la mobilità sostenibile e i parcheggi, l’Innovazione digitale e tecnologica, le pari opportunità, le politiche di tutela e cura degli animali, i fondi europei, il Pnrr e il terzo settore. Entrambi, sia Goti che Boscaglia, non hanno voluto aspettare la comunicazione ufficiale: «L’aria – dice oggi Goti – si era fatta troppo pesante all’interno della maggioranza».
Avvocata Goti, cosa l’ha spinta ad anticipare la sua uscita dalla giunta Buoncristiani?
«La situazione che ultimamente si era venuta a creare all’interno della giunta era irrespirabile, senza contare l’eccesso di pressioni quotidiane da parte di alcuni esponenti politici che hanno immobilizzato l’attività che normalmente deve essere svolta da un organo di governo. Un gioco di equilibri che ha portato via tempo pregiato alla gestione quotidiana, e di lungo termine, dell’intera città. Personalmente non rappresentavo nessuno al suo interno, solo me stessa e coloro che avevano sostenuto la mia lista civica, e questa indipendenza l’avrei voluta mantenere.»
Che impressioni ha ricevuto dalla sua esperienza al tavolo di governo della città?
«È un’esperienza formativa importante, per certi aspetti si può definire anche bella perché ti dà la possibilità di rapportarti con tantissime persone e venire a conoscenza di realtà e situazioni che prima ignoravi. Una scuola di vita insomma, sempre che lasci che i cittadini arrivino fino a te; è fondamentale infatti utilizzare il ruolo che in quel momento ti appartiene come un mezzo per ascoltare, capire e adoperarti per risolvere i problemi oppure dare delle risposte. É un dare – avere che umanamente non ha precedenti. Del resto, almeno per il momento, preferisco non parlare».
Ha qualcosa che vorrebbe dire ai suoi ex colleghi ora che è fuori dai giochi?
«Sì, volentieri. Grazie di avermelo chiesto. Vorrei esprimere tutta la mia stima per i colleghi assessori con cui ho avuto modo di collaborare fino a qualche giorno fa; tra noi c’è stato sostegno reciproco e anche intesa. A loro và il mio augurio di buon lavoro e tanta fortuna».
Rifarebbe questa esperienza?
«Certo, ma valutando prima e meglio le persone e i loro comportamenti. Un’esperienza sebbene negativa non può certo fermare la passione che mi accompagna da più di venti anni per la politica e la città quindi, sì, la rifarei senza ombra di dubbio».
«Adesso sono libera da costrizioni che non condividevo»
Allora questo è solo uno stand-by, non ha chiuso del tutto con questo mondo così spietato?
«Assolutamente no, anzi ho appena aperto. Ora sono libera da costrizioni che non condividevo e una volta che sono tornata ad essere Eleonora, sono aperta a qualsiasi eventualità che mi si porrà davanti».
www.maremmaoggi.net è stato pubblicato il 2025-05-24 15:11:57 da Chiara Pierini
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