26 febbraio 2015 – Stagione 4
L’editoriale di Marco Travaglio sulla Mogherini. “Scoppia la crisi libica, l’Isis annuncia: siamo a sud di Roma, stiamo arrivando (come se fosse facile, non han mai visto la Salerno-Reggio e il raccordo anulare). La Mogherini prepara una risposta europea. Ma anche stavolta le passano davanti tutti. Hollande è pronto alla guerra. Renzi indossa kepì e moschetto: “Basta dormire. Ci vuole una missione Onu, l’Italia è pronta a fare la sua parte. Intervenire con decisione e determinazione”. Gentiloni: “L’Italia è pronta ad agire”. Gasparri vuole schierare le navi. B.offre massimo appoggio: ha un esercito di olgettine mercenarie pronte a tutto. Giuliano Ferrara al segnale convenuto è pronto a sganciarsi su Tripoli come arma chimica”.
Il dibattito in studio
“Volevo dire alla Quartapelle che io faccio il giornalista e osservo. La Mogherini è presente solo nelle foto di convenienza, nei convegni e nei posti dove non si decide niente. Nei luoghi dove si decide qualcosa come gli accordi di Minsk la Mogherini non c’è. Sulla Libia nessuno la sente. Sulle varie crisi internazionali nessuno la sente? Ed il semestre europeo è stata solo una grande bolla di sapone? La Mogherini era stata indicata come il simbolo del successo italiano nel semestre europeo. Purtroppo abbiamo visto che per tutte le decisioni importanti si muovono solo Hollande e la Merkel”. Lo scontro in studio fra Marco Travaglio e Lia Quartapelle del Partito Democratico.
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