L’equilibrio giovani-anziani – Openpolis


I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie e valutare pratiche politiche. Con Numeri alla mano facciamo proprio questo. Una rubrica settimanale di brevi notizie, con link per approfondire. Il giovedì alle 7 in onda anche su Radio Radicale. Leggi Bambini e anziani, un equilibrio diventato più fragile

le persone di almeno 65 anni di età nel 2031, secondo quanto stimato dal presidente di Istat nell’audizione alle commissioni bilancio di camera e senato. Oltre 16 milioni di persone, significa in pochi anni quasi 2 milioni in più di oggi. In un contesto dove la cittadinanza, specialmente giovanile, diminuirà. Con un impatto evidente sull’articolazione del sistema sociale, con la crescita delle spese pensionistiche e l’aumento dell’età pensionabile. Come riportato dal presidente di Istat in audizione “Rispetto agli attuali 67 anni, si passerebbe a 67 anni e 3 mesi dal 2027, a 67 anni e 6 mesi dal 2029 e a 67 anni e 9 mesi a decorrere dal 2031, per arrivare a 69 e 6 mesi dal 2051.” Con la denatalità in corso, quello tra giovani e anziani è un equilibrio sempre più fragile. Vai al testo dell’audizione.

i minori in povertà assoluta, oltre il doppio degli anziani (6,2%). Negli ultimi due decenni si è consolidata una tendenza nitida: al diminuire dell’età, cresce l’incidenza della povertà assoluta. L’incidenza della povertà tra le generazioni si è invertita nel corso degli anni: le famiglie con figli sono più povere. In questo contesto, spesso il ruolo degli anziani è stato spesso decisivo per gli equilibri familiari, anche nel supplire alle carenze del welfare. Vai all’articolo.

anziani per ogni giovane con meno di 14 anni in Italia. Nel 2005 vivevano in Italia 11,3 milioni di persone di almeno 65 anni di età e 8,2 milioni di giovani fino a 14 anni. Vale a dire un rapporto (in demografia noto come indice di vecchiaia) di 138 anziani ogni 100 bambini e ragazzi. Oggi gli over 65 sono 14,3 milioni, a fronte di meno di 7,2 milioni di minori di 14 anni. Un rapporto che – secondo le stime preliminari sul 2024 – per la prima volta arriva a sfiorare i 200 anziani ogni 100 giovani. Tale crescita, negli ultimi anni, ha riguardato l’intero paese. Vai all’articolo.

i comuni italiani dove l’indice di vecchiaia è aumentato negli ultimi anni. Tra 2014 e 2021 il rapporto tra numero di residenti di almeno 65 anni e con meno di 15 anni è aumentato nel 92% dei comuni italiani. In alcune regioni questa tendenza riguarda praticamente tutti i territori: l’indice di vecchiaia è aumentato nel 98,8% dei comuni in Puglia, nel 97,5% in Veneto, nel 97,1% in Toscana. In 23 province su 107 tutti i comuni hanno visto una crescita dell’indice di vecchiaia dal 2014. Vai alla mappa.

anziani per ogni giovane residente nel comune di Carbonia. Tra i capoluoghi, è quella con l’indice di vecchiaia più alto nel 2021: 330,8 anziani ogni 100 bambini. Nella classifica spiccano le città sarde. Al secondo posto Cagliari, dove il rapporto supera i 300 anziani ogni 100 minori di 14 anni. Sopra i 275 over 65 ogni 100 giovani anche Oristano, Ascoli Piceno e Biella. Il rapporto più basso si registra invece ad Andria (129,9). Seguono, con meno di 150 anziani ogni 100 under 14, le città Crotone, Barletta e Napoli. Vai all’articolo.

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www.openpolis.it è stato pubblicato il 2024-10-10 09:08:21 da luca giunti


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