L’impegno della prefettura di Torino nel contrasto all’occupazione di alloggi di edilizia pubblica

Sono 76 gli alloggi di edilizia residenziale pubblica recuperati finora a Torino nel 2024, per 30 dei quali è stato necessario il supporto delle Forze dell’ordine. Nel territorio provinciale sono stati invece 14, liberati secondo un programma di interventi partiti dal comune di Collegno. I dati sono stati condivisi nell’ambito del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica (Cposp) presieduto questa mattina in prefettura dal prefetto Donato Cafagna per fare un punto di situazione sulle occupazioni abusive nel territorio, con l’obiettivo di proseguire nella restituzione degli immobili ai legittimi assegnatari e al tempo stesso prevenire il fenomeno.

Sul fronte della prevenzione, l’agenzia territoriale per la casa (Atc)-Piemonte centrale potenzierà il monitoraggio degli alloggi vuoti, sia per favorirne la tempestiva liberazione in caso di occupazione abusiva sia per consentire interventi di messa in sicurezza che impediscano l’accesso allo stabile disabitato. A questo proposito, la regione Piemonte sta mettendo a punto disposizioni che facilitino l’auto-recupero da parte degli assegnatari delle case di edilizia residenziale pubblica, per poter ridurre al massimo il periodo nel quale l’immobile rimane vuoto e quindi più esposto al rischio di occupazione abusiva.

Sempre nell’ottica del contrasto al fenomeno, è stato stabilito l’ordine di priorità dei prossimi sgomberi dando precedenza alle situazioni di occupazione abusiva che generano tensioni con il vicinato, degrado e criticità sul piano della sicurezza.

Le diverse fasi relative alla liberazione degli immobili saranno gestite nell’ambito della cabina di regia attivata in prefettura, con il contributo dei servizi sociali comunali, tenendo conto delle situazioni di fragilità (bambini, anziani, malati).

«Prosegue l’impegno congiunto fra Prefettura, Regione, Comune di Torino e Forze dell’Ordine per recuperare gli immobili occupati abusivamente e destinarli ai legittimi assegnatari», ha sottolineato il prefetto Donato Cafagna, «nel rispetto della legalità e con l’obiettivo di corrispondere alla richiesta di sicurezza e migliore vivibilità degli inquilini degli immobili comunali e dell’Atc».