M90, gli animalisti insorgono: “Esecuzione studiata a tavolino”


0


Dopo la notizia dell’ “uccisione-lampo” dell’orso M90 da parte della provincia, non si è fatta attendere la reazione delle associazioni animaliste che già si erano dette pronte a intervenire per vie legali per bloccare l’ordinanza di abbattimento, così come era stato fatto in precedenza con i plantigradi JJ4 e F36.

“Le carabine erano già fumanti”

“Si tratta di una vera e propria esecuzione – dice Massimo Vitturi, esponente della Lav -, e i tempi ristretti tra pubblicazione del decreto e notizia di esecuzione della condanna ci fanno pensare che mentre Fugatti firmava l’uccisione, le carabine erano già fumanti. Tutto questo è stato studiato a tavolino per impedirci di intervenire in difesa di M90, un giovane orso di appena 3 anni, da poco indipendente dalla madre”. L’associazione, che la scorsa estate era riuscita a ottenere la sospensione dell’abbattimento di JJ4, non si dà comunque per vinta e anzi promette nuovamente battaglia in tribunale anche su questa vicenda: “Ci è stato impedito di difendere M90 ricorrendo al Tar contro la sua condanna a morte, ma non ci fermeremo di fronte agli ammazzaselvatici: oggi è il giorno del dolore, ma siamo già al lavoro per ottenere giustizia per M90 e tutti gli altri orsi casualmente trovati morti dopo le condanne di uccisione – conclude Vitturi -. Questa uccisione non aumenta in alcun modo il livello di sicurezza dei cittadini trentini, questo sia chiaro. M90 è stato ucciso perchè considerato confidente, e lo era diventato perchè aveva a disposizione cassonetti aperti ovunque”. 

“M90? Non è pericoloso”

Animalisti italiani, attraverso le parole del presidente Walter Caporale, dice di essere “in rivolta”, e si rivolge direttamente alle massime cariche dello Stato: “Ci rivolgiamo al Presidente del consiglio Giorgia Meloni e al Ministro dell’Ambiente Fratin affinché intervengano per salvare la vita degli orsi, in serio pericolo a Trento a causa di una cattiva gestione della fauna selvatica – si legge nel comunicato -. Esistono metodi non cruenti e di certo l’esilio dal territorio trentino sarebbe la soluzione più corretta e in linea con la tutela della specie”. Francesca Pantanella, legale dell’associazione, solleva dubbi anche sulla dinamica del recente avvistamento di Mezzana dopo il quale la Provincia aveva deciso di attivarsi per uccidere M90: “Nutriamo seri e fondati dubbi circa la ricostruzione relativa al presunto inseguimento di M90 – dichiara il legale -. Visto che la Provincia ha approvato una nuova condanna a morte, ci rivolgeremo alla giustizia amministrativa, che ha finora sospeso tutti i provvedimenti analoghi emanati da Fugatti per evitare che ciò si ripeta”. 

“Politica miope”

Amaro anche il comunicato di Oipa: “Una politica miope e nemica degli animali quella della Pat, che non tutela la biodiversità – commenta l’organizzazione -. Abbiamo sperato fino all’ultimo in un ripensamento, in considerazione della speciale protezione di cui gode la specie anche a livello europeo e nel rispetto dell’articolo 9 della Costituzione che tutela la biodiversità, ma il presidente Fugatti è stato sordo anche alle istanze dell’opinione pubblica che vorrebbe un Trentino amico degli animali”. 


Leggi tutto l’articolo M90, gli animalisti insorgono: “Esecuzione studiata a tavolino”
www.trentotoday.it è stato pubblicato il 2024-02-06 17:30:05 da

Rimani sempre aggiornato sulle news del tuo territorio!
Iscriviti alla nostra newsletter e ricevi le ultime notizie, analisi e approfondimenti direttamente nella tua casella email. Non perdere l'occasione di essere informato su ciò che accade nella tua comunità.
Iscriviti ora!


Like it? Share with your friends!

0

0 Comments