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ma nel campeggio nessuno ha visto

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Sembra indirizzata verso la ristretta cerchia di frequentatori del campeggio l’indagine dei Carabinieri della Compagnia di Latina sull’incendio volontario divampato l’altra notte in zona Foce Verde, lungo la sponda del canale Mascarello, che ha distrutto due automobili in sosta, entrambe appartenute a comitive che alloggiavano nella struttura ricettiva. I militari dell’Arma non escludono alcuna ipotesi, ma la pista privilegiata sembra essere la vendetta, lo sgarro consumato per regolare una disputa.

Il lavoro dei Carabinieri della Compagnia di Latina è iniziato in salita perché nessuno dei presenti è stato in grado di fornire particolari utili alle indagini, tranne qualcuno, tra i pochi pescatori presenti a quell’ora nella foce del Mascarello, da considerarsi tuttavia testimoni indiretti di ciò che è accaduto nella tarda serata di giovedì. Del resto le due vetture andate a fuoco erano parcheggiate lungo la strada sterrata sulla sponda del canale, non distante da via Valmontorio, sul lato opposto rispetto al campeggio, ma comunque in un angolo di buio. Quindi nessuno ha notato movimenti sospetti, fin quando le fiamme hanno iniziato a prendere il sopravvento: solo a quel punto, tra i pochi frequentatori della zona, i pescatori appunto, qualcuno ha notato l’incendio e ha dato l’allarme. Il normale via vai in quel punto del lido è interrotto ormai da anni per la chiusura del ponte. Insomma, il contesto ideale per consumare un attentato incendiario.

Fatto sta che tra le stesse persone che hanno notato il rogo mentre si trovavano in strada, qualcuno ha riferito di avere sentito le urla di una lite molto animata provenire dal campeggio, la sera stessa, poco prima che si propagasse l’incendio. Una circostanza che i Carabinieri stanno prendendo in considerazione, anche perché tra coloro i quali si trovavano all’interno del camping, nessuno ha confermato: i morti dal canto loro sostengono di non nutrire alcun sospetto, ma neppure gli altri ospiti hanno fornito chiarimenti sulla lite avvertita dall’esterno. Una discrepanza alquanto sospetta.

In ogni caso l’indagine tiene conto del fatto che l’episodio sembra essere un gesto mirato a colpire i proprietari di una delle due vetture avvolte dal fuoco. Non solo perché durante le operazioni di spegnimento i vigili del fuoco hanno trovato una bottiglia sporca di liquido infiammabile, utilizzata dall’attentatore e per questo sequestrata dai Carabinieri: le fiamme hanno interessato inizialmente un suv Volkswagen Tiguan di una famiglia di Velletri, poi hanno preso vigore, raggiungendo anche la Dacia Duster di una comitiva di Modena parcheggiata subito dopo.




L’articolo ma nel campeggio nessuno ha visto
www.latinaoggi.eu è stato pubblicato il 2023-08-13 09:33:01 da

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