ANCONA – Non vede arrivare lo stipendio e dopo aver atteso qualche giorno si decide a chiamare l’ente benefico per cui lavora scoprendo che le era stata hackerata la mail personale. Una brutta sorpresa per una dipendente della Lega del Filo d’Oro e anche per il datore di lavoro che ha accreditato la somma ad una persona che non ne aveva diritto. L’accredito, di oltre 1.600 euro, è arrivato sul conto di una giovane di origine nigeriana, di 25 anni, residente a Roma. Una perfetta sconosciuta per l’impiegata. Era il 20 ottobre del 2020. La dipendente ha sporto denuncia ai carabinieri e la nigeriana è finita a processo per truffa. Il processo è già iniziato al tribunale di Ancona, davanti al giudice Matteo Di Battista, dove è stata sentita la vittima che ha ripercorso le fasi della truffa. Qualcuno sarebbe riuscito ad entrare nella sua mail personale, a fare una sorta di clone e ad utilizzarla per indicare all’ente il cambio di iban su cui addebitare lo stipendio. I carabinieri, attraverso indagini specifiche, sono risaliti all’intestataria del nuovo conto, la nigeriana appunto. Sarà sentita nell’udienza del 2 ottobre quando è stato fissato l’esame dell’imputata.
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