Malagò premia la Vittorino con il Collare d’Oro: «Custodiamo sogni»


C’erano anche i colori biancorossi dello sport piacentino nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, che lunedì 16 dicembre ha ospitato la cerimonia di consegna dei Collari d’Oro, massima onorificenza concessa dal Coni e dal Cip allo sport italiano. Colori biancorossi a rappresentare non solo il territorio piacentino, ma anche la società Canottieri Vittorino da Feltre, una delle otto associazioni sportive italiane destinatarie, per il 2024, del Collare d’Oro. Le medaglie d’oro dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024, i campioni del mondo, i grandi tecnici, le società sportive e le personalità che si sono distinte nel corso dell’anno hanno ricevuto la massima onorificenza dello sport italiano, in una grande festa andata in onda in diretta su Rai 2. A rappresentare la Vittorino da Feltre erano presenti il presidente, Gianluigi Tedesco, e la vicepresidente, Barbara Mazza, che hanno ritirato il Collare d’Oro dalle mani del presidente nazionale del Coni, Giovanni Malagò, presente sul palco insieme al presidente del Cip, Luca Pancalli, e al Ministro dello Sport, Andrea Abodi. La cerimonia si è aperta con la lettura del messaggio indirizzato al presidente Malagò e al mondo sportivo italiano dalla presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, che, oltre a elogiare e ringraziare gli azzurri che hanno reso onore all’Italia alle Olimpiadi e Paralimpiadi di Parigi, ha sottolineato i valori sociali, culturali, ed educativi dello sport che governo e parlamento hanno voluto includere, per la loro importanza, nella Costituzione.


«Oggi, più che in qualsiasi altro momento del mio percorso come presidente della Vittorino – ha commentato Tedesco – avverto l’onore, la responsabilità e l’emozione di guidare la nostra storica società. Ogni passo intrapreso, ogni decisione presa, porta con sé il peso e la grazie di innumerevoli vite intrecciate, di storie che presso di noi hanno trovato terreno fertile per crescere, prosperare e lasciare un segno. Sono consapevole che ogni bambino e ragazzo che ha giocato sui nostri campi, nuotato nelle nostre piscine o si è allenato nelle nostre palestre porta con sé un sogno, una speranza, una visione di sé che va custodita con delicatezza e rispetto. È a questi sogni che ho scelto di dedicare il mio impegno, un impegno che va ben oltre l’amministrare: è l’aspirazione a proteggere e nutrire il potenziale umano, a far sì che ogni esperienza sia un passo verso la costruzione di valori autentici, di ideali che restano e di un’identità che rende tutti noi più forti. Ogni decisione che prendo è guidata da un profondo senso di etica e di rispetto per le generazioni che hanno fatto la storia della nostra società e per quelle che, in futuro, la arricchiranno con nuove energie. È una responsabilità che accolgo con orgoglio e umiltà, consapevole che ognuno di noi ha il dovere di custodire ciò che di più ricercato le persone ci affidano: i loro sogni, le loro promesse e il desiderio di essere parte di una comunità che si eleva attraverso il rispetto e la dedizione comune. Un sentito ringraziamento al Coni, a Robert Gionelli e a Stefano Teragni che mi hanno accompagnato fino a qui, ai consiglieri e ai presidenti che mi hanno preceduto e che, con il loro lavoro e la loro passione, hanno scritto la storia della nostra società, rendendo possibile il raggiungimento di questo riconoscimento. Grazie a Barbara, la nostra vicepresidente, ricercata per la nostra società ma soprattutto come collaboratrice. Grazie a tutti i consiglieri: Nicoletta, Mirco, Achille, Daniele, Arianna e Bruno, che mi consiglia anche nella vita. Grazie a tutti i soci della Vittorino da Feltre per avermi concesso questo onore e per la fiducia che ogni giorno ispira il mio lavoro».

«Una benemerenza – ha sottolineato il Delegato provinciale Coni, Robert Gionelli – che oltre a premiare la gloriosa storia sportiva di questo sodalizio e le leggendarie imprese agonistiche compiute dai suoi atleti nel corso degli anni, evidenzia anche l’importante ruolo sociale che le società sportive ricoprono nelle nostre comunità. Sarebbe fin troppo facile ricordare i Gazzosini, gli Aquilotti e i più recenti successi di Giacomo Carini nel nuoto, rischiando di dimenticare le migliaia di giovani che, nel corso degli anni, hanno arricchito il loro percorso educativo e di crescita umana grazie alla passione e alla competenza dei dirigenti sportivi e degli allenatori, che hanno messo il loro tempo e la loro professionalità al servizio della Vittorino. Ognuno di loro merita, idealmente, di portare al collo il Collare d’Oro».

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www.ilpiacenza.it è stato pubblicato il 2024-12-16 19:45:49 da


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