Mandre travolta e uccisa dal Tir, autista patteggia e torna libero

Ha patteggiato 2 anni e 4 mesi il 24enne che l’11 dicembre scorso alla guida di un tir in viale Renato Serra a Milano ha travolto e ucciso Rocio Espinoza Romero, 34 anni. 

La donna stava attraversando sulle strisce pedonali ed era insieme ai suoi due bimbi di un anno e mezzo e la nonna. Nonostante la violenza dello schianto i familiari della vittima sono rimasti miracolosamente illesi.

La giudice di Milano ha ratificato il patteggiamento per l’autista. Il giovane è stato ammesso ai lavori di pubblica utilità ed è tornato libero con la revoca della misura degli arresti domiciliari.

Nel frattempo, era stato definito il risarcimento integrale dei danni, fuori dal procedimento, a favore dei familiari della vittima, che hanno revocato le costituzioni di parti civili. 

Il giovane, accusato di omicidio stradale aggravato dall’omissione di soccorso e dalla fuga, era finito prima in carcere e poi ai domiciliari.

Dagli atti dell’inchiesta della Polizia locale era emerso che dopo l’incidente, il 24enne aveva effettuato “quattro tentativi di chiamata al padre in rapida successione”. Una “simile coincidenza temporale” e “l’insistenza delle telefonate”, scriveva il giudice per indagini preliminari, “non possono certo essere casuali e trovano una spiegazione logica solo nel fatto che l’indagato si era accorto di aver investito una persona e  che, preso dal panico, tentava di mettersi in contatto con il padre”.

Era stato rintracciato in una cava ad Arluno, nel Milanese, dove era tornato al lavoro, e poi arrestato