La prima fu Renata Polverini. Poi Matteo Salvini. E infine Fratelli d’Italia. Parlamentari e politici locali, sono tanti gli esponenti del partito di Giorgia Meloni che negli ultimi anni hanno condiviso eventi e foto con Maricetta Tirrito, la paladina antimafia accusata di omicidio con dolo eventuale e circonvenzione di incapace.
«Sono vittima di un attacco politico», afferma la donna che sarà ascoltata oggi in carcere, dove ha iniziato uno sciopero della fame e della sete, in seguito ad alcune presunte minacce di morte: la fotocopia di una pistola ritrovata nella sua cella.
Secondo le accuse della procura di Velletri, Tirrito, difesa dall’avvocato Emanuele Fierimonte, avrebbe usato i soldi degli ospiti della casa di riposo che gestiva ad Ardea, circa 385mila euro, per spese personali. Dalla chirurgia estetica al seno per la figlia, fino alla retta per la scuola privata.
Per questo è tanto l’imbarazzo nel centrodestra. A partire dai deputati che Tirrito ringraziava in un post Facebook del 22 marzo per aver presentato una sua proposta sul Silver cohousing: «Approvato alla Camera il mio ordine del giorno». Nel documento si impegnava il governo a sensibilizzare le regioni e i comuni per incentivare le coabitazioni tra adulti, come quella gestita dalla Tirrito, risultata poi una casa degli orrori per anziani. Tra i politici ringraziati c’è anche la presidente della Commissione Antimafia Chiara Colosimo.
Le due si conoscono, anche se dall’ufficio stampa di Colosimo precisano come non ci sia nessuna amicizia. Il rapporto è politico, soprattutto con il partito.
Nell’aprile 2022, Maricetta Tirrito aveva partecipato alla Convention di Fratelli di Italia a Milano. In un video Colosimo e Tirrito discutono di una battaglia politica comune, quella contro la discarica di Albano. E Colosimo congeda l’attivista così: «grazie a te come sempre».
Per aver partecipato all’evento la Tirrito viene a sua volta ringraziata sui social dalla consigliera capitolina Rachele Mussolini, che la include tra le “Sorelle d’Italia”, insieme alla Colosimo, che ricambia: «Le sorelle sono belle».
Il rapporto tra Mussolini e Tirrito va oltre la politica. Quando il 3 agosto 2022 Tirrito si reca in ospedale per un intervento, Mussolini la incoraggia: «Ti voglio bene». A novembre 2021, invece, è alla Mussolini che Tirrito dedica la torta alla panna con cui inaugura a Ostia la sede della sua associazione “Laboratorio una donna”. «Non finirò mai di ringraziare Maricetta Tirrito per l’impegno costante su temi così importanti».
Accanto all’impegno in difesa delle donne, c’è anche la lotta alla mafia attraverso il Co.Gi, il comitato dei collaboratori di giustizia. Le spese per le iniziative in tutta Italia venivano però pagate con le carte di credito intestate agli anziani. Nemmeno il blitz del gennaio 2023, quando la polizia scopre la casa di riposo degli orrori, raffredda i rapporti con Fratelli d’Italia. Il 10 febbraio la consigliera regionale Francesca De Vito chiude la campagna elettorale accanto all’attivista: «Maricetta è stata un faro in questi giorni». Mentre ad aprile il deputato Antonio Baldelli accoglie l’attivista nella sala della Regina a Montecitorio per la presentazione di un documentario. C’è poi il caso del presidente del VI municipio Nicola Franco, che ha associato il suo volto a quello della paladina antimafia fino a pochi giorni fa. Battaglie a Tor Bella Monaca in difesa delle donne e per la legalità, insieme al prete antimafia Don Coluccia. In uno dei tanti selfie insieme, la Tirrito scrive: «Siamo forti».
E Franco ricambia: «Grazie dell’aiuto che stai dando al nostro territorio».
roma.repubblica.it è stato pubblicato il 2023-12-15 08:30:56 da [email protected] (Redazione Repubblica.it)
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