Martelli al Migliaretto: Verdi e sinistra già sulle barricate

Martelli al Migliaretto: Verdi e sinistra già sulle barricate

Martelli al Migliaretto: Verdi e sinistra già sulle barricate



Martelli al Migliaretto: Verdi e sinistra già sulle barricate

MANTOVA Sinora potremmo ridurre la questione ai livelli del pour parler, ma si sa che sempre da cosa nasce cosa. E ormai sono molti i soggetti interessati a produrre una svolta storica alla questione dello stadio e alla sua delocalizzazione. Era orientata in questa direzione la giunta Burchiellaro, che aveva bandito un apposito project financing con l’intento di fare migrare la struttura sportiva al confine con Levata, trovando già nel 2005 una progettazione di stadio in cavea elaborato dall’archistar Richard Rogers.
In tempi più recenti si sono fatti latori di una proposta alternativa gli architetti del rinomato studio Urban-Gap di Roma, specializzato in operazioni di rigenerazione urbana. E anche dalle istituzioni superiori è arrivato qualche messaggio. Il primo è quello dell’ex sindaco di Borgo Virgilio Alessandro Beduschi, oggi assessore regionale, che vedrebbe di buon occhio la delocalizzazione del Martelli al Migliaretto. Parere corroborato da quello della collega di giunta al Pirellone Barbara Mazzali, delegata al turismo, moda e grandi eventi. Scontato poi l’assenso del sindaco del capoluogo Mattia Palazzi, che con tale operazione vedrebbe risolto il nodo urbanistico e viabilistico che affligge Porta Cerese.
Dov’è il problema se tutti sono d’accordo? Uno solo: reperire una ventina di milioni per acquisire l’area ex aeroportuale del Migliaretto dismessa dall’Enac, e passata dal Demanio dello Stato al Patrimonio dello Stato. Cifra alla quale si aggiungerebbero altri dieci milioni circa per realizzare il nuovo stadio.
Gli enti locali hanno il fiato corto, si sa, ma con l’apporto determinante della Regione il “sogno” diventa più realizzabile e a portata di mano.
Ciò non toglie che, sentita l’aria che tira, le associazioni ambientaliste si siano già predisposte alla battaglia.
L’Alleanza Verdi-Sinistra ha infatti organizzato un evento per porsi sulle barricate: “Il Martelli dopo il Meazza – No al consumo di suolo” è il titolo dell’incontro pubblico che si terrà sabato alle 10 al Cinema Oberdan. «In un momento in cui la politica locale sembra convergere sulla decisione di spostare lo stadio Martelli, noi di Sinistra Italiana e Europa Verde, assieme ai movimenti ambientalisti, ci leviamo per esprimere una visione alternativa. Crediamo che l’attenzione debba spostarsi dai progetti di grande infrastruttura verso una gestione più sostenibile e integrata del territorio che rispetti il pianeta e le esigenze della cittadinanza», recita una nota degli organizzatori.
Al dibattito interverranno Matteo Bassoli, professore di politiche pubbliche Università di Padova, Enrico Cavaletti, l’ex assessore verde Claudio Bondioli Bettinelli di Europa Verde-Verdi, Andrea Truzzi per la Società botanica italiana, ed Ernesto Cristiano Morselli, presidente di Italia Nostra Mantova. Un incontro «che si fa portavoce di un bisogno urgente: quello di immaginare e costruire una Mantova che possa essere all’avanguardia nella lotta ai cambiamenti climatici, che sappia innovare senza distruggere, che onori la sua storia senza compromettere il suo futuro».

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vocedimantova.it è stato pubblicato il 2023-11-16 13:37:51 da Redazione