Ci sono servizi “a domanda individuale” per i quali il Comune di Piacenza è chiamato a coprire le spese in larga parte. Dando un’occhiata al bilancio previsionale 2025, l’ente è convinto, ad esempio, di spendere 80mila euro per i bagni pubblici nei prossimi dodici mesi, e di incassare soltanto 5mila euro. Di conseguenza i cittadini che ne usufruiscono, direttamente, coprono il 6% delle spese del servizio, che ricadono quasi interamente sulla collettività.
I musei civici, invece, sono “coperti” al 16%: a fronte di 1,08 milioni di euro di spese, i proventi stimati dalla vendita dei biglietti per accedere a Palazzo Farnese sono di 175mila euro.
Leggendo sempre il bilancio (in corso di discussione a Palazzo Mercanti), per gli asili nido la copertura è del 25%: a fronte di 7,5 milioni di euro di spese, gli incassi sono di 1,9 milioni.
Gli impianti sportivi vengono direttamente sostenuti da chi ne usufruisce per il 39,5%: al Comune nel bilancio pesano per 412mila euro, recuperando soltanto 163mila euro.
Più alta la quota di copertura delle mense, che tocca il 72%, con 5,5 milioni di euro di costi e 3,9 milioni di proventi.
I mercati cittadini portano in dote 379mila euro e “pesano” per 444mila di costi: il servizio è così coperto all’85%.
www.ilpiacenza.it è stato pubblicato il 2024-12-12 06:00:00 da
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