PISTOIA – I Carabinieri della Stazione di Pistoia, coadiuvati in fase esecutiva da quelli della Stazione carabinieri di Prato Jolo, territorialmente competente, a seguito di approfondite indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Pistoia, hanno arrestato tre persone di nazionalità marocchina gravemente indiziate a vario titolo dei reati di morte in conseguenza di altro reato, spaccio e detenzione di stupefacenti.
Il bilancio è stato di cinque persone denunciate (tre di nazionalità marocchina e due di nazionalità italiana), di cui tre sottoposte a misure cautelari (due ordinanze di custodia in carcere e un divieto di dimora nella Provincia di Pistoia) ed una persona arrestata in flagranza di reato in fase di esecuzione della misura cautelare perché trovata in possesso di sostanze stupefacenti destinate allo spaccio.
Le misure cautelari eseguite in questi giorni si fondano sulle acquisizioni investigative conseguenti al decesso di un uomo, avvenuto a Pistoia il 22 febbraio 2024, a seguito di overdose da cocaina rocurata e cedutagli da uno degli indagati.
Per uno degli arrestati sono state documentate 130 cessioni di droga, per un quantitativo totale di 65 grammi di cocaina e per un valore totale di 5.200 euro; per gli altri due arrestati che risultano aver agito sempre in concorso tra loro, 170 cessioni di dosi cocaina, per un quantitativo totale di 905 grammi di cocaina e per un valore totale di 7.200 euro.
Le indagini. Il procedimento, durato nove mesi, trae origine dall’attività investigativa condotta dalla Stazione Carabinieri di Pistoia in merito al decesso di un uomo per overdose trovato morto nel suo appartamento. Tuttavia, poiché la vittima ed il suo coinquilino risultavano gravati da molteplici precedenti di polizia relativi allo spaccio e all’uso personale di sostanze stupefacenti ed essendo stata trovata sul posto una piccola quantità di cocaina (residuo di una dose recentemente assunta), i Carabinieri hanno indirizzato le indagini verso il collegamento del decesso con l’utilizzo recente di droghe.
Nel corso della perquisizione venivano anche sottoposti a sequestro i telefoni cellulari in uso alla persona deceduta ed al suo amico. Gli accertamenti tossicologici permettevano di rilevare la presenza di cocaina e comprovarne dunque la recente assunzione in considerevole quantità, correlandola al tragico decesso.
Il pubblico ministero titolare dell’indagine delegava indagini più approfondite che grazie
all’esame tecnico dei telefoni cellulari, permetteva di identificare lo spacciatore che aveva venduto la dose di stupefacente letale e mettere in luce la fiorente attività di spaccio realizzata insieme ai complici che, oltre ad aver avuto ad oggetto droghe pesanti, si era protratta per un arco di tempo significativo, rivelando un’organizzazione strutturata in grado di accedere a quantità rilevanti di stupefacenti grazie agli stabili contatti con gli ambienti del traffico illecito delle sostanze.
Nel corso delle indagini emergevano, inoltre, episodi in cui l’indagato principale durante le
trattative e le cessioni di sostanza era incline ad usare violenza fisica nei confronti degli acquirenti per dirimere le trattative più complicate.
Nelle fasi esecutive delle tre misure cautelari emesse dal gip del Tribunale di Pistoia, l’indagato destinatario della misura del divieto di dimora nella Provincia di Pistoia è stato sorpreso mentre usciva dalla sua abitazione di Prato con 175,8 grammi di cocaina già suddivisi in dosi da un grammo pronte allo smercio, occultati all’interno di una borsa.
Durante la perquisizione presso il domicilio, i militari rinvenivano inoltre materiale utilizzato per il confezionamento dello stupefacente e 918 euro ritenuti essere provento del reato di spaccio di stupefacenti, che venivano sottoposti a sequestro.
In sede di convalida dell’arresto in flagranza, il Gip del Tribunale Prato emetteva a carico
dell’indagato l’ulteriore misura della custodia cautelare in carcere ed è stato quindi associato al carcere di Prato.
Infine, il 21 novembre veniva eseguita la ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Pistoia a carico del terzo destinatario dell’Ufficio della Polizia di Stato di Frontiera presso lo scalo aereo di Malpensa, nel momento in cui è rientrato in Italia dal Marocco, associandolo alla Casa Circondariale di Busto Arstizio.
www.reportpistoia.com è stato pubblicato il 2024-12-11 12:41:46 da Redazione
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